Numero 13 del 2025
Titolo: La crudeltà di chi ti vuole annientare
Autore: Annalena Benini
Articolo:
(da «Grazia» n. 29-30-2025)
La Corte Costituzionale ha stabilito che la pena prevista per chi sfregia una persona è a volte troppo alta. E invece bisognerebbe ricordare sempre la gravità di un crimine che mira a distruggere, umiliare, togliere dignità e felicità alle vittime
La Corte Costituzionale ha deciso che la pena per le lesioni permanenti al viso, che è diventata una fattispecie autonoma di reato, è a volte troppo alta. Sono stati molti i casi di donne e di uomini (anche se in misura molto minore) colpiti al volto con acidi o anche solo feriti in modo permanente, «sfregiati a vita» (Gessica Notaro, Lucia Annibali, le vittime della coppia dell'acido) che, oltre alla violenza subita, devono fare i conti con le conseguenze visibili di quel gesto crudele e premeditato. I ricorrenti contestano che il Codice rosso punisca allo stesso modo sia la deformazione permanente sia lo sfregio permanente, che invece hanno gravità diverse sotto il profilo della lesione; così come punisca allo stesso modo reati su aree del viso che sono di minore gravità, come le orecchie per cui è prevista una pena minima di otto anni. Inoltre i ricorrenti rilevano una sproporzione in termini assoluti della pena, dal momento che il Codice non si applica a ipotesi gravissime come la mutilazione dei genitali o di un arto o di un senso (come la vista o l'udito), che non rientrano nella fattispecie del viso: queste lesioni sono punite meno gravemente.
Io credo che la Corte Costituzionale debba giudicare da un punto di vista strettamente di principio giuridico, cioè deve verificare che la norma non contrasti con i principi fondamentali stabiliti dalla Costituzione, sia dal punto di vista formale sia sostanziale. Noi invece siamo chiamati a ragionare sulla portata di quel gesto e delle sue conseguenze. Noi cittadini creiamo, con le nostre azioni, omissioni, con il nostro stesso pensiero, la cultura che poi impregna il mondo giuridico. Che cosa significa sfregiare con l'acido e che cosa significa essere sfregiati con l'acido? Quanta crudeltà è contenuta in un gesto finalizzato a rendere l'altra-o non più attraente, non più amabile (secondo chi escogita una scelleratezza del genere), quindi debole, solo, infelice?
Abbiamo ascoltato poi le testimonianze di Lucia Annibali, il recupero di un equilibrio con se stessi, la scoperta di un mondo in cui amore e violenza viaggiano su strade parallele che non si possono mai incontrare. Abbiamo giudicato coraggiose e ammirevoli donne come Lucia, disposte a diventare simbolo e testimonianza della lotta alla violenza. Hanno spostato il lato della vergogna: non sono loro a doversi nascondere per il volto sfregiato, non sono certo loro a doversi vergognare. Non credo all'inasprimento delle pene, ma credo alla gravità di un crimine teso a distruggere, umiliare, indebolire, annientare, togliere dignità, forza e felicità.
Annalena Benini