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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 34 del 2025

Titolo: La bellezza del domani nasce a scuola

Autore: Linda Legname


Articolo:
La Scuola è davvero tale solo se è davvero per tutti
L'inizio dell'anno scolastico porta sempre con sé emozioni intense: un misto di preoccupazione, commozione e grandi aspettative. Per insegnanti e studenti non è soltanto un ritorno in classe, ma un nuovo inizio: la scommessa quotidiana sulla forza dell'educazione, sull'impegno e sul valore della Scuola. Non ci sono solo programmi da svolgere o valutazioni da compilare: ci sono studenti e studentesse che rappresentano il centro del nostro domani. Occhi spalancati sul futuro, silenzi che domandano ascolto, fragilità che invocano protezione e sogni che attendono di essere riconosciuti.
Ogni parola e ogni gesto lasceranno segni profondi: diventeranno radici e ricordi, tracce indelebili che orienteranno il loro cammino.
Dentro ogni aula scorrono vite che sbocciano, percorsi che si intrecciano, dove ogni passo, anche il più piccolo, può cambiare il futuro di ognuno di loro. Ed ecco che aule, corridoi, scale, muri, raccontano storie di generazioni; graffiti sui banchi narrano di stati d'animo diversi; scritte sui muri dei bagni, raccontano monellerie delle quali forse non ci pentiremo mai. L'odore inconfondibile della gomma da cancellare, la polvere del gessetto sulla punta del naso, il profumo della carta dei libri e dei quaderni, le macchie d'inchiostro sulle dita, i baci rubati, i primi battiti di cuore, il corpo che cambia, gli spintoni all'uscita, gli schiamazzi gioiosi nel cortile, le lacrime per un'interrogazione andata male, la felicità per un compito andato bene, le scoperte, i laboratori, le occupazioni, le gite, i pomeriggi sui libri, la spensieratezza di essere studenti.
La scuola è la seconda casa: rifugio, àncora, amicizia, amore. Non solo un luogo dove si trasmettono e si assimilano nozioni, ma uno spazio vitale che pone al centro bambini, ragazzi, giovani, che giorno dopo giorno si scoprono diversi e si preparano a diventare uomini e donne del domani.
In aula ciascuno scopre chi è al di fuori del proprio nucleo familiare, confrontandosi con il mondo esterno, con i compagni e con gli insegnanti, in un ambiente che diventa rete di relazioni e di esperienze fondamentali per la vita. Un laboratorio umano di emozioni e relazioni, sconfitte e successi, forza e coraggio, passione e speranza.
In questo percorso non dobbiamo trascurare l'importanza dell'inclusione.
Gli studenti con disabilità ci ricordano ogni giorno che la Scuola è davvero tale solo se è davvero per tutti. Accanto ai propri compagni, hanno diritto a spazi, tempi e strumenti che consentano di valorizzarne i talenti e rispettarne la personalità.
Non smetteremo mai di ribadirlo: l'inclusione non è compito di uno solo, ma frutto di una comunità educante che coopera. Ciascuno, con le proprie abilità e difficoltà, contribuisce a rendere più viva e ricca la Scuola. L'uso di strumenti compensativi e di tecnologie assistive, la flessibilità metodologica, non sono eccezioni da applicare «solo a qualcuno», ma strategie che migliorano la qualità della didattica per tutti.
Ogni volta che uno studente con disabilità riesce a partecipare pienamente alla vita scolastica, a sentirsi accolto, a contribuire con i propri punti di forza, tutta la classe cresce in umanità, in competenze relazionali e in senso civico.
Come cittadina e vicepresidente della nostra Associazione, sento forte la responsabilità mai sopìta di sostenere questo cammino: desidero una Scuola capace di non lasciare indietro nessuno, di accendere la speranza e di dare a ogni studente l'opportunità di scoprire i propri talenti, anche quelli più nascosti.
Propongo una riflessione a me stessa, agli operatori scolastici e alle istituzioni: ricordiamoci che abbiamo contemporaneamente un privilegio e un dovere, quello di essere guida del futuro di tantissimi studenti. Facciamolo, con le parole, le azioni e persino con i silenzi.
La Scuola deve saper rimuovere gli ostacoli e progettare strategie, evitando che le differenze si trasformino in disuguaglianze. Servono volontà, impegno, professionalità e insegnanti preparati a confrontarsi con la complessità del mondo d'oggi, dove le situazioni «diverse» sono molteplici e dove l'offerta didattica spesso non basta. Al di là degli stanziamenti e delle risorse economiche assegnate, auspico che non vangano meno le risorse emotive e culturali, quelle che davvero possono cambiare la prospettiva con la quale guardiamo il mondo.
Lavoriamo per una Scuola che sappia essere luogo di diritto, equità e possibilità, non solo di prestazioni e risultati.
Non voglio dimenticare nessuno dei nostri ragazzi ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive: ognuno di loro, con le sue vicende, i successi e le fragilità, mi ha lasciato un insegnamento che porto con me anche dopo tanti anni.
Auguro a tutti un buon inizio di anno scolastico che sappia essere un tempo nel quale, al di là delle difficoltà, si riesca davvero a prendere per mano i nostri ragazzi - tutti, nessuno escluso - e si possa leggere nei loro cuori la «bellezza del domani».
Linda Legname



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