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Corriere Braille

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Numero 35 del 2025

Titolo: Ukraine Recovery Conference (Urc2025)

Autore: Elisabetta Ragonesi


Articolo:
Sfide e opportunità per una ripresa inclusiva
Nei giorni 10 e 11 luglio, presso il suggestivo scenario del Palazzo della Nuvola, a Roma, si è svolta la Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina (Ukraine Recovery Conference), organizzata dall'Italia insieme al governo ucraino. All'invito dei due governi hanno aderito migliaia di partecipanti, 20 fra capi di stato e di governo, oltre 120 tra rappresentanze straniere e organizzazioni internazionali, 2200 rappresentanti di aziende italiane e internazionali, autorità locali e associazioni della società civile italiane e ucraine. Tutti questi attori, ciascuno con istanze e interessi particolari, si sono riuniti per discutere concretamente della ripresa dell'Ucraina, una volta cessato il conflitto. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine della prima giornata di incontri, ha voluto esprimere il sostegno dell'Italia al popolo ucraino e rinnovare l'augurio di una «pace giusta, complessiva, condivisa e duratura». La Conferenza ha rappresentato, pertanto, un passaggio cruciale affinché la solidarietà nei confronti di un Paese e di una popolazione duramente colpiti dalla guerra si traduca in strumenti tangibili di trasformazione sociale, economica e istituzionale.
In quest'ottica, è stato concepito anche un evento collaterale alla Conferenza, dal titolo «A Human-Centred Recovery: Why Disability Inclusion Matters» (Una ricostruzione incentrata sull'essere umano: perché è importante includere le persone con disabilità), che si è svolto il 9 luglio, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie alla collaborazione fra il Ministero per la Disabilità e l'Edf, il Forum Europeo della Disabilità. L'incontro internazionale, che è stato aperto dagli interventi del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e della Vicepresidente dell'EDF Gunta Anca, rientrava nell'ambito dei cosiddetti «quattro pilastri» delineati nel corso della conferenza di Berlino l'11-12 giugno 2024: in particolare, quello riguardante la dimensione umana della ripresa ucraina (essendo i restanti tre pilastri relativi alla dimensione economica, alla dimensione locale e regionale, e alla dimensione delle riforme in Ucraina, nella prospettiva della sua futura adesione alla Ue).
La guerra tuttora in corso, infatti, continua a causare non solo distruzioni materiali, ma anche profonde ferite a livello umano e sociale, che colpiscono soprattutto le persone con disabilità. Oltre cinque milioni di cittadini ucraini sono stati costretti a lasciare il Paese, e molti altri, al suo interno, sono ancora nella condizione di sfollati. Inoltre, ha dichiarato la Vicepresidente dell'Edf, a causa del conflitto, in migliaia ogni mese subiscono una limitazione funzionale permanente, andando a incrementare il numero delle persone con disabilità in Ucraina: oltre 3 milioni, secondo le stime del Ministero per le Politiche Sociali ucraino. Ecco perché ricostruire il tessuto umano e sociale dell'Ucraina è tanto importante quanto rimettere in piedi le sue infrastrutture.
Il Ministro Locatelli, richiamandosi ai principi e ai valori della Carta di Solfagnano, sottoscritta a ottobre 2024 in occasione del G7 dedicato all'inclusione e alla disabilità, ha affermato che la ricostruzione è fondamentale anche per l'Italia e per l'Europa, e che questo genere di incontri multilaterali può fornire l'occasione di uno scambio proficuo di buone pratiche, all'insegna della proattività. Il Ministro ha anticipato che l'11 luglio, durante la seconda giornata della Conferenza per la ripresa, a margine del panel «Strengthening the fabric of society: fostering inclusion and social cohesion in Ukraine's recovery» (Rafforzare il tessuto della società: promuovere l'inclusione e la coesione sociale nella ripresa dell'Ucraina), avrebbe siglato un memorandum d'intesa con il Viceministro delle Politiche sociali ucraino affinché - ha affermato - «le linee di intervento in esso contenute possano diventare azioni concrete di sviluppo di processi che portino davvero l'Ucraina a crescere di nuovo».
Anche la Ministra per le Politiche Sociali ucraina Oksana Zholnovych ha partecipato in collegamento video all'incontro del 9 luglio, sottolineando, in particolare, l'importanza di inserire le persone con disabilità nel mercato del lavoro: attualmente, nel suo Paese, soltanto il 16% di loro svolge un'attività professionale, contro il 70% della media europea.
Successivamente all'intervento della Ministra ucraina, Serafino Corti, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (Cts), ha moderato gli interventi dei diversi partecipanti italiani e ucraini: Uliana Pchelkina, Presidente della League of the Strong (Ucraina); Ruslan Topchan, veterano ucraino appartenente all'Assemblea Nazionale ucraina delle Persone con Disabilità (Napd); Roberto Speziale, Vicepresidente della Fish, la Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie; Nazaro Pagano, Presidente della Fand, la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità; Debora Diodati, Vicepresidente della Croce Rossa Italiana.
Ciascuno dei rappresentanti delle associazioni italiane e ucraine di riferimento per le persone con disabilità, inserendosi nel solco di quanto auspicato dalle ministre di entrambi i Paesi, ha ribadito l'importanza di una ripresa inclusiva dell'Ucraina, che tenga conto, innanzi tutto, delle esigenze delle persone con disabilità e che consideri l'accessibilità alle infrastrutture e ai servizi una priorità assoluta nella progettazione di tutti gli interventi di ricostruzione, a beneficio dell'intera società.
Anche l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha portato la propria voce attraverso Vincenzo Massa, componente della Direzione nazionale, che ha ricordato le azioni intraprese dall'Uici in collaborazione con l'Unione Europea dei Ciechi e con l'Edf, a supporto delle famiglie ucraine accolte in Italia a seguito della guerra, ma anche di quelle rimaste isolate in Ucraina a causa del conflitto, auspicando che la ricostruzione tenga conto delle persone con disabilità già in fase di progettazione e che gli investimenti delle risorse riguardino in via prioritaria i settori della formazione e del lavoro, ovvero quelli in grado di favorire la cittadinanza attiva e la partecipazione di tutti alla vita della comunità.
Elisabetta Ragonesi



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