Numero 2 del 2001
Titolo: SPORT
Autore: Flavio Vezzosi
Articolo:
DATTI ALL’IPPICA
Anche in età adulta
Balzare in sella ad un bianco destriero e partire al galoppo su una spiaggia bianchissima in riva all’oceano.
Una classica scena da film... Un sogno irrealizzabile, non solo per chi non è un divo del cinema, ma soprattutto per chi non ha il pieno possesso delle sue facoltà visive.
Andiamoci piano! Quando si ha a che fare con un cavallo, anche per un cieco non è poi detta l’ultima parola. Alcuni la chiamano "ippoterapia"; noi preferiamo parlare di possibilità di imparare a cavalcare.
Passeggiare
Sono molte le esperienze positive vissute da persone non vedenti le quali, opportunamente seguite ed addestrate, oggi frequentano regolarmente dei maneggi per cavalcare. L’importante è iniziare con il piede giusto! Serve un istruttore sensibile, ma anche un po’ spregiudicato e, cosa non meno importante, un cavallo docile e paziente. Dopo aver preso confidenza con l’animale ed aver ricevuto qualche lezione teorica, si potrà iniziare in un maneggio di piccole dimensioni, recintato, dove il cavallo stesso sia abituato a girare. Una volta acquisita dimestichezza con i comandi, con i movimenti dell’animale ed appresa la corretta impostazione del corpo, si sperimenteranno le diverse andature. Il tutto, sempre sotto la guida individuale dell’istruttore. Sarà poi possibile affrontare un breve percorso nuovo, per vedere se siamo veramente in grado di gestire il nostro amico a quattro zampe.
Un’esperienza di sicuro entusiasmante sarà quella di compiere, quando saremo in grado farlo, una passeggiata più lunga insieme ad altri cavalli e cavalieri, magari attraverso la campagna. Sarà sempre il caso di seguire un tragitto noto ai cavalli, lungo il quale non ci siano punti pericolosi, come l’attraversamento di strade carrozzabili, o di corsi d’acqua. Sarà bene rispettare tutte le indicazioni che ci verranno date dagli istruttori. Un trucco certo è quello di montare un cavallo docile, che per sua indole sia abituato a seguire un altro compagno di stalla. Potremmo così contare su una guida sicura, che sarà capace di ovviare ad eventuali comandi errati che potremmo impartire. Consigliamo soprattutto ai giovanissimi questo tipo di attività sportiva; ma, visti i risultati ottenuti, si sa che andare a cavallo è utilissimo anche a chi perde la vista in età adulta.
Potrà superare molte paure ed acquistare molta più fiducia in se stesso oltre ad una maggiore scioltezza nei movimenti di tutto il corpo.
Flavio Vezzosi