Numero 2 del 2001
Titolo: LAVORO OGGI
Autore: Vitantonio Zito
Articolo:
Le leggi ci sono, Ma…
Un merito da riconoscere
"Sono passati circa 3 anni dal varo della legge 68/99, sul "diritto al lavoro dei disabili" e ancora nulla di nuovo che possa migliorare la situazione occupazionale degli aventi diritto. Finora soltanto convegni, seminari, dibattiti: parole, parole insomma. E i fatti? Per quanto concerne l’occupazione soprattutto dei centralinisti telefonici non vedenti, la paralisi è quasi totale. L’Unione ha sempre difeso i ciechi; ma cosa intende fare per sbloccare una situazione d’attesa che è sempre più critica ed insopportabile?".
Scrive un gruppo di minorati della vista iscritti all’albo professionale dei centralinisti telefonici e aspiranti all’inserimento nel mondo del lavoro. A questi nostri amici, cui non può essere negato il diritto al lavoro va tutta la comprensione dell’Unione. Giova però ricordare ai nostri amici che la lenta applicazione della legge 68/99, dietro cui si trincerano le molte strutture operative preposte alla sua attuazione ed ancora inoperose non può essere considerata la causa principale di impedimento all’occupazione dei non vedenti. Anzi, al legislatore va riconosciuto il merito di aver fatto salva la legislazione speciale che tutela i minorati della vista aspiranti ad un proficuo lavoro (legge 68/99, articolo 1 comma 3). Le difficoltà che rallentano l’inserimento lavorativo dei ciechi derivano soprattutto da norme contenute in leggi finanziarie (leggi 449/97 e 488/2000), che regolano le assunzioni al lavoro anche in deroga all’assunzione obbligatoria prevista dalla menzionata legislazione speciale, affidando ogni decisione ad una specifica commissione nell’ambito della Presidenza del consiglio dei ministri dipartimento della funzione pubblica. Tale normativa rende estremamente lento il riconoscimento dell’esigenza di personale da parte degli enti pubblici ed allunga quindi il periodo di attesa dell’aspirante al lavoro. L’Unione, era riuscita a superare per i ciechi questa difficoltà creata dalla finanziaria 449/97 ottenendo la cancellazione della norma per i centralinisti telefonici, i massofisioterapisti e terapisti della riabilitazione con la finanziaria ‘99 (legge 448/98); ma la finanziaria 2000 (legge 448/99) ha ristabilito le condizioni previste dalla menzionata finanziaria ‘98. Accade perciò, che i ministeri abbiano bisogno di assumere operatori telefonici minorati della vista nel rispetto della legge 113/85 e non possano, perché manca il nullaosta della funzione pubblica. In cosa consiste dunque la tutela della legge speciale? Come soddisfare l’assoluta necessità di lavorare per riscattarsi dalla schiavitù del bisogno e riacquistare fiducia nella vita?
Per questo l’Unione è impegnata nel superamento di queste difficoltà: non è ammissibile, infatti, che il Parlamento riesca a concepire delle leggi per il riconoscimento del diritto al lavoro per le persone con disabilità e poi detti delle norme che ne ostacolino gli effetti.