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RELAZIONE FINALE CAMPO-SCUOLA RIABILITATIVO PER CIECHI ED IPOVEDENTI PLURIMINORATI LIGNANO SABBIADORO (UD) 16 - 30 AGOSTO 2008
8/10/2008

Il Campo Scuola organizzato dal Consiglio Regionale Veneto dell’I.RI.FO.R. per la riabilitazione, la socializzazione, l’autonomia, l’orientamento e la crescita culturale dei ragazzi non vedenti ed ipovedenti pluriminorati, si è svolto dal 16 al 30 agosto 2008 presso la casa vacanze “Alle Vele” di Lignano Sabbiadoro.
I partecipanti erano 16 ragazzi provenienti dalle province di Rovigo, Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Brescia, seguiti da 16 animatori e da 1 volontario, a cui vanno aggiunti 13 genitori la cui presenza è stata di supporto nell’assistenza ai ragazzi più gravi.
Coordinatrice dell’organizzazione e di tutte le attività è stata la Prof.ssa Ebe Montini, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e dell’I.RI.FO.R. di Rovigo.

LA STRUTTURA
La struttura ospitante fa parte del complesso di edifici appartenenti al Villaggio Adriatico Ge.Tur., immerso nel verde della pineta tra le località di Lignano Sabbiadoro e Lignano Pineta e direttamente collegato al mare.
Il Villaggio è dotato di una struttura con doppia piscina olimpionica coperta e di una piscina con scivoli ed animazione, perfettamente attrezzate per rispondere alle esigenze dei disabili, facilmente raggiungibili, ed utilizzate quotidianamente per i corsi di nuoto e per i giochi in acqua, a cui i ragazzi partecipavano alternativamente in base ai gruppi di appartenenza ed evitando le sovrapposizioni con le altre attività previste.
La spiaggia privata, facilmente accessibile alle carrozzine in quanto dotata di passerelle pavimentate che collegano tutti gli ombrelloni fino alla riva del mare, dista all’incirca cento metri dalla struttura di alloggio, pertanto comoda, facilmente e velocemente accessibile.
La struttura in generale è particolarmente adeguata a fornire risposte alle esigenze degli ospiti: l’assenza di barriere architettoniche viene rispettata sia all’interno dell’edificio sia nelle aree di interesse delle attività esterne.
Gli ambienti di cui è costituita sono ampi e spaziosi sia nelle zone comuni che nelle camere private, è inoltre dotata di uno spazio esterno circondato dal verde che è stato utilizzato per i momenti di gioco, di attività giornaliera e per le serate di musica e ballo. Per le attività di massaggio shiatsu e le sedute individuali di fisioterapia, sono stati utilizzati due ambienti interni, che hanno permesso lo svolgersi al meglio di tali attività. La pineta è stata un luogo adatto per attività sportive, ludiche e ricreative, nonché per aiutare i ragazzi a confrontarsi con un ambiente naturale rilassante e stimolante.

IL GRUPPO E LE ATTIVITÀ
Il gruppo si è, sin da subito, dimostrato compatto e ciò ha permesso di perseguire e raggiungere obiettivi comuni.
Sono state avviate pertanto tutte le attività in base a precisi piani educativi, verificando in itinere e modificando di volta in volta, a seconda delle esigenze, le modalità per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, considerando e analizzando, le diverse età dei ragazzi, il diverso modo di relazionarsi con gli altri, le varie potenzialità psico-motorie, proprie e caratteristiche di ciascuno.
Oltre all’attività di shiatsu, di orientamento e fisioterapica, è stato predisposto un laboratorio centrato sul ballo e la musica per favorire l’espressione corporea e la socializzazione. Tutto ciò è stato possibile dividendo i ragazzi in vari sottogruppi: i ragazzi più gravi con difficoltà di deambulazione e uno costituito da ragazzi meno gravi con una sufficiente autonomia motoria.
Obiettivi preposti
Sapere ascoltare e comprendere;
Reiterare e rielaborare;
Saper rispondere in modo pertinente usando un linguaggio alternativo o gestuale;
Raggiungere il benessere psico-fisico;
Superamento delle paure e incertezze nel compiere attività nuove;
Equilibrio;
Rafforzamento dei concetti topologici e della lateralizzazione;
Saper utilizzare la lateralità in situazioni diverse e con modalità diverse da quelle date.

MOBILITÀ
(si partecipava a gruppi alterni)
Mobilità ovvero la capacità di affrontare autonomamente ambienti e situazioni familiari e non, con la massima sicurezza, il minimo sforzo e il massimo rendimento.
Muoversi nello spazio comprende la conoscenza del proprio corpo, la consapevolezza delle sue funzioni nonché la capacità di mettere il proprio corpo in relazione allo spazio e al tempo.

Obiettivi primari
Conoscenza dell’ambiente circostante;
Acquisizione e consolidamento di autonomia, orientamento e mobilità nell’ambiente circostante.
Educare, attraverso il gioco e l’attività, all’acquisizione di una maggiore sicurezza di sé, nel rapporto con l’ambiente circostante, aumentando la consapevolezza e il riconoscimento del pericolo, aumentando l’autonomia nella gestione di movimenti, gesti e spostamenti che fanno parte della quotidianità della persona.
Orientarsi significa poter rispondere alle seguenti domande: Dove sono? Dove devo andare? Come arrivo al punto desiderato? Tutto questo prevede un itinerario graduale, dal semplice al complesso secondo dei principi organizzativi come:
educazione dei sensi residui
tecniche di protezione del corpo
tecniche con accompagnatore vedente
principi dell’orientamento
mobilità all’interno di un edificio
attraversamenti semplici e complessi

Modalità d’intervento
L’attività è stata svolta con il terzo gruppo nei dintorni della pineta adiacente alla struttura. Sono stati svolti esercizi per favorire la lateralità, la conoscenza degli ambienti e degli spazi usufruendo di strumenti appropriati. Al fine di permettere che i concetti proposti venissero consolidati e diventassero patrimonio dei ragazzi, gli esercizi proposti sono stati inseriti all’interno di una semplice danza.

RIABILITAZIONE FISIOTERAPICA
(gruppo dei ragazzi con difficoltà motoria)
Il trattamento consisteva in 2 o 3 sedute settimanali della durata di circa 40 minuti.

Obiettivi primari
Mantenimento del grado e della pervietà articolare;
Controllo della rigidità articolare (data la grande spasticità);
Ottenimento della fiducia, tranquillità, serenità dei soggetti e di conseguenza il massimo rilassamento muscolare degli arti e del tronco;

Modalità d’intervento
L’attività prevedeva inizialmente un colloquio con i vari membri della famiglia per uno scambio di opinioni sull’igiene del paziente e allo stesso tempo informazioni riguardo i mezzi, gli strumenti e le tecniche fisioterapiche.
L’intervento seguiva e consisteva nella:
Posturologia del paziente in decubito prono, supino, laterale, durante i trasferimenti e l’eventuale deambulazione;
Mobilizzazione passiva – attiva degli arti superiori e inferiori e del tronco;
Igiene articolare;
Rilassamento muscolare;
Ginnastica respiratoria (dove era possibile una certa collaborazione);
Stimolazione verbale, acustica, musicale, tattile (attraverso piccole frizioni, sfioramenti e pressioni dei piedi, delle mani e del tronco).

SHIATSU
(gruppo dei ragazzi con difficoltà motorie)
Lo spazio operativo denominato “Shiatsu” ha fatto da contenitore per tutte quelle attività connesse al rilassamento e alla stimolazione psicomotoria.

Obiettivi primari
Sono state principalmente offerte tipologie di intervento a carico di tre sistemi:
sistema linfatico,
cranio sacrale,
articolare.
Il tutto attraverso la stimolazione degli arti inferiori, superiori e le zone cervicali, dorsali e lombari.

Modalità d’intervento
Ogni incontro è stato impostato in modo da far sì che ciascun partecipante avesse accesso alla tipologia di intervento più adeguata alla propria situazione psicomotoria nel rispetto della propria storia clinica.

ATTIVITA’ DI NUOTO
(tutti i gruppi)
L’attività di nuoto, a cui hanno partecipato tutti i ragazzi, si è svolta tenendo conto delle esigenze e delle conoscenze tecniche di ogni singolo. I ragazzi sono stati divisi in due gruppi: chi nuotava liberamente utilizzando tecniche acquisite e chi ha giovato dei benefici rilassanti dell’acqua.
Nuoto libero
Obiettivi preposti
ambientamento in vasca;
mantenimento e perfezionamento delle tecniche già conosciute.

Modalità d’intervento
Durante l’attività in piscina alcuni ragazzi hanno consolidato le loro abilità di nuoto senza alcun ausilio e altri hanno utilizzato diversi strumenti a disposizione tra cui tavolette, biscioni e braccioli. Si è raggiunto il fine ultimo di facilitare il movimento di ogni singolo, migliorandone il benessere e la conoscenza dell’ambiente acqua.

Rilassamento
Obiettivi preposti
ambientamento in vasca;
fiducia nei confronti dell’operatore
rilassamento
Modalità d’intervento
A questa attività ha partecipato l’altro gruppo e si è mantenuto il rapporto 1/1 con gli operatori. Gli obiettivi fondamentali raggiunti sono stati elementi sostanziali per raggiungere un completo rilassamento giovando così dei benefici dell’attività e raggiungendo quindi il fine ultimo di un benessere fisico e mentale.
Tutte le attività hanno tenuto conto di mettere a proprio agio i partecipanti, favorendo maggior attenzione e coinvolgimento.

LABORATORIO DI BALLO
(per i gruppi che non partecipavano all’attività di shiatsu o fisioterapia)
L’attività di ballo è stata realizzata tramite un approccio al semplice ballo caraibico del merengue. Sono state scelte musiche latine molto vivaci e coinvolgenti per accompagnare piacevolmente l’attività.

Obiettivi preposti
Migliorare la consapevolezza corporea, la capacità di coordinazione motoria e la memorizzazione dei passi
Educare all’ascolto del ritmo musicale
Favorire l’esplorazione dello spazio
Incoraggiare l’espressione della propria personale gestualità
Promuovere la socializzazione tramite il ballo in coppia e in gruppo

Modalità d’intervento
Tale attività è stata svolta in uno spazio della pineta adiacente alla struttura ospitante.
Era articolata in un momento iniziale di riscaldamento muscolare e nella successiva esecuzione di semplici passi con accompagnamento musicale. Per favorire l’esplorazione dello spazio e il contatto con l’altro, i ragazzi e gli animatori hanno ballato sia singolarmente, sia in coppia, sia in gruppo.
Particolare attenzione è stata rivolta al coinvolgimento dei ragazzi in sedia a rotelle tramite coreografie di gruppo quali la rueda (ballo in cerchio), il trenino, il ponte.

ATTIVITA’ MUSICALE RICREATIVA

Obiettivi preposti
Stimolare il senso del ritmo
Incoraggiare la socializzazione tramite i canti intonati in gruppo
Favorire la memorizzazione delle parole dei testi

Modalità d’intervento
Tale momento ricreativo si è svolto sia in spiaggia sia durante qualche serata, attraverso la proposizione di canti conosciuti accompagnati dalla pianola.

ATTIVITA’ IN SPIAGGIA
(tutti i gruppi)
Di pomeriggio alcuni ragazzi sono stati portati a fare il bagno in mare, utilizzando come supporto di divertimento un gommone di ultimo acquisto, altri facevano passeggiate sulla battigia, altri rimanevano in compagnia sotto l’ombrellone.

Obiettivi primari
Saper ascoltare e comprendere;
Favorire la conoscenza reciproca dei partecipanti e permettere la costruzione di legami socio-affettivi e costruttivi;
Potenziare il senso di appartenenza al gruppo;
Chiedere e dare aiuto ai compagni in difficoltà.

Modalità d’intervento
Tutte le attività proposte avevano delle caratteristiche comuni, come ad esempio la loro adattabilità a situazioni e contesti diversi per poterli modificare, semplificare o arricchire secondo l’età, il numero, le caratteristiche dei partecipanti e lo spazio a disposizione.

Il clima armonioso e vivo che si è sempre respirato ha dato modo a tutti di divertirsi, di sperimentare e vivere esperienze coinvolgenti e importanti.
L’esperienza del campo-scuola rappresenta per tutti un momento significativo e di supporto, sia a livello socio-affettivo e psico-motorio, sia a livello cognitivo.
La programmazione ha centrato l’attività di mobilità, autonomia personale e sociale come fondamento dello sviluppo corporeo e mentale dei ragazzi partecipanti.
La metodologia impiegata per perseguire gli obiettivi si è basata sul rispetto dei tempi e della produzione personale di ogni ragazzo, sulla constatazione che ogni persona è diversa dall’altra e che questa diversità va considerata come una ricchezza; ciò viene potenziato ed esplicato attraverso la “metodologia del fare e dell’agire”.

MATERIALE IMPIEGATO
Tutti i materiali usati e i supporti didattici erano consoni alle varie attività e davano la possibilità ai vari animatori/conduttori di interagire con il gruppo in modo proficuo e pertinente all’obiettivo da perseguire. Rileviamo tra essi:
Giochi da spiaggia (palette, secchielli, recipienti, palloni, gommone, pistole d’acqua, ecc…)
Strumenti per il nuoto (braccioli, tavolette, cinture salvagente, bastoni galleggianti, ecc… )
Strumenti musicali (tastiera elettronica, testi musicali, ecc…)
Materiale adibito ad attività motoria (corde, palloni sonori, materassini, ecc…)
Anche quest’anno si è potuto usufruire, come nell’anno precedente, di un sussidio “motorio” per poter portare i ragazzi che non avevano possibilità di deambulare a fare il bagno in mare. Il sussidio consisteva in una “poltrona” chiamata J.O.B. con un fulcro di equilibrio e peso che permetteva a qualsiasi animatore di eseguire il trasporto con minori difficoltà.

USCITE E MANIFESTAZIONI
E’ stata decisa ed effettuata la sola uscita di mezza giornata al Parco dei Pappagalli nella cittadina di Latisana. Ciò ha ulteriormente favorito la socializzazione tra i membri del gruppo costituendo un altro piacevole momento di svago.
Molti sono stati, soprattutto in orario serale, i momenti dedicati alla socializzazione, alle passeggiate, all’ascolto di musica, al ballo.
E’stato festeggiato il compleanno di una ragazza partecipante al Campo e alcune serate sono state dedicate per premiare l’impegno dimostrato dai ragazzi e la dedizione offerta dal gruppo di animatori e dai genitori, dimostrando che il Campo Scuola ha bisogno della calorosa presenza di ognuno per raggiungere un buon risultato .
I premi consegnati ai ragazzi, durante la serata conclusiva, sono stati generosamente offerti da alcuni Istituti bancari e da alcune Ditte private, contattate dalla coordinatrice prof.ssa Ebe Montini.

OSSERVAZIONI
L’esperienza del Campo Scuola è molto significativa sia per la crescita dei ragazzi partecipanti sia per la competenza degli animatori, essendo un forte momento di confronto a livello socio-affettivo ed empatico.
Gli animatori si sono sempre dimostrati uniti e compatti nel garantire ai ragazzi un soggiorno educativo e formativo e allo stesso tempo piacevole e divertente, sostenuti in ogni momento dalla Coordinatrice Prof.ssa Ebe Montini.
Da sottolineare la visita del Presidente del Consiglio Regionale del Veneto dell’U.I.C.I.. e dell’I.RI.FO.R., Signor Luigi Gelmini, del Direttore dell’I.RI.FO.R. Regionale Dottor Angelo Fiocco, dell’Assessore ai Servizi Sociali, Dott.ssa Tiziana Virgili e dell’Assistente Sociale della provincia di Rovigo, Dott.ssa Lucia Beria che si sono intrattenuti a pranzo e a cena assieme al gruppo, manifestando il più vivo apprezzamento per l’impegno profuso da tutti gli operatori, genitori, ringraziandoli per la dedizione e l’amorevole assistenza a tutti i ragazzi.

La Coordinatrice Prof.ssa Ebe Montini

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