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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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Giusy Albano intervista Nunziante Esposito della Commissione OSI dell'unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Napoli, li 27 Settembre 2009.

  1. Ciao e mille grazie per aver accettato l’intervista on-line! Potresti brevemente presentarti?

R.: nessun ringraziamento, anzi, dovrei essere io a ringraziare te, visto che hai pensato a me per questa intervista. Infatti, con questa tua intervista mi dai la possibilità di parlare dei problemi che affliggono i disabili in generale e quelli visivi in particolare, nell'era di Internet, era in cui, dovrebbe essere garantita l'informazione e la cultura a tutti.

Sono un disabile visivo, cieco assoluto, e vivo questa mia condizione di disabilità da 16 anni. Ho 59 anni e vivo a Castellammare di Stabia (NA) dove sono nato.

Ho moglie e due figli. Ho dovuto lasciare il mio lavoro di capotecnico di manutenzione in Alfa Romeo (Alfa Sud) a causa dell'intervenuta disabilità.

Per ragguagli precisi sui miei trascorsi e sul curriculum vitae, basta collegarsi al sito dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti http://www.uiciechi.it/osi/ e precisamente alla pagina: http://www.uiciechi.it/osi/03Helpexpress/02StaffTecnico/esposito.html.

  1. In cosa consiste il tuo lavoro e quali strumenti usi?

R.: in ambito associativo, mi occupo di varie cose. Ecco le più importanti:

  • Sono il direttore di Uiciechi.it, giornale di informatica dell'U.I.C.I., giornale mensile che pubblica in massima parte articoli scritti da disabili visivi per disabili visivi. I riferimenti per questo giornale si possono leggere sul sito indicato sopra.
  • Sono un componente della Commissione OSI che dal 2000 si occupa di far comprendere i problemi di accessibilità dei siti Internet e dei software importanti per l'autonomia dei disabili visivi.
  • Sono uno dei componenti del GDL I.Ri.Fo.R (Istituto per la Riabilitazione, la Formazione e la Ricerca dell'U.I.C.I.), gruppo di lavoro che si interessa dell'accessibilità dei dispositivi di firma digitale per valutarne l'accessibilità e l'usabilità per i disabili visivi
  • Assieme al componente ipovedente della Commissione OSI, sig. Massimiliano Martines, mi sto occupando di testare alcuni dispositivi ed il sito di Poste Italiane, in particolare, sto testando il dispositivo di sicurezza per il conto Banco Posta on line ed ho testato il prototipo di terminale intelligente che, molto probabilmente, Poste Italiane installerà in tutti gli uffici postali.
  • Da circa 3 anni, mi sto occupando, sempre per la Commissione OSI, di CMS (Content Management System), in pratica, sistema di gestione di contenuti dei siti Internet. Sto cercando di individuare tra questi software free, uno che produce non solo pagine accessibili, ma che abbia anche il pannello di amministrazione accessibile. Tutto questo per consentire anche ai disabili visivi di poter gestire un sito web.
  • Dal 2004, ho deciso di donare 2 ore del mio tempo ogni settimana, per aiutare i disabili visivi italiani nell'uso del PC. Il servizio di Help telefonico su numero verde 800 682 682, l'ho proposto assieme al sig Giuseppe Fornaro, altro componente della Commissione OSI, avviandolo sul numero verde che l'U.I.C.I. ci ha messo a disposizione. Informazioni sul funzionamento di questo servizio molto importante che l'U.I.C.I. mette a disposizione di tutti i disabili visivi si possono leggere sempre sul sito sopra indicato.

Tutto quello che faccio, ruota intorno all'uso del computer, di cui ne conosco l'uso dall'apparizione dei primi calcolatori. Da disabile visivo mi è consentito usare un PC solo perché esistono gli screen-reader,, tradotto alla lettera, lettore di schermo.

Il sistema operativo del mio computer è Windows XP, ma utilizzo anche Windows Vista e Linux Ubuntu, anche se quest'ultimo solo per cercare di capire fino a che punto evolve l'accessibilità, fornendo anche test quando me li chiedono.

Come software, utilizzo quelli comuni che usano tutti: la Suite Office di Microsoft, Internet Explorer e Mozilla Firefox per la navigazione, software per la masterizzazione, per la criptatura e decriptatura dei dati, per la compattazione e scompattazione, gestione dei file musicali, eccetera, eccetera.

In particolare, come software per l'impaginazione del giornale, utilizzo due pacchetti software free che mi sono stati indicati da un Webmaster, dott. Franco Carinato, che sono Rest2Web e l'interprete Python. In sostanza, io preparo dei file txt formattati in un certo modo e li compilo con Rest2Web. Questo software, appoggiandosi all'interprete Python, genera le pagine html del giornale. Il prodotto che diamo ai lettori, non è altro che un piccolo sito Internet che si può usare su qualsiasi supporto, disco rigido, pendrive, Cd, DVD eccetera. Il funzionamento è sempre assicurato perché è un sito statico.

Nei periodi in cui posso e nei ritagli di tempo, cerco di dare una mano ai miei amici quando me la chiedono e di rispondere a qualche quesito che mi viene posto tramite la posta elettronica.

Utilizzo molto il software per il VoIp più utilizzato al mondo, Skype, soprattutto per tenere qualche corso o per scambiare esperienze con persone che fanno le mie stesse cose o con qualche webmaster quando è necessario.

Oltre al computer, per la mia autonomia utilizzo un palmare e due telefoni GSM. Ovviamente anche questi apparecchi sono vocalizzati. In particolare, i due telefoni GSM sono vocalizzati con il software Talks, uno screen-reader per telefonini di ultima generazione con sistema operativo Simbian. Il palmare invece, lo utilizzo con un software sviluppato dal "Polo Informatico Nazionale", un gruppo di tecnici che fanno capo all'Istituto Cavazza e all'U.I.C.I., e si chiama Voice Suite. Tramite tale software, riesco anche a gestire altri applicazioni come il Tom Tom per la navigazione GPS e un software specifico per il prelievo dei libri e dei giornali quotidiani on-line.

Anche il mio telefono di casa è vocalizzato e, con la sola attivazione del servizio "Chi è", ottengo in voce i numeri che mi chiamano, numeri ai quali posso memorizzare una etichetta con la mia voce.

  1. Hai trovato problemi nello svolgere il tuo lavoro?

R.: all'inizio, quando usavo il computer solo per svago e per leggermi qualche libro, di problemi non ne ho incontrati molti, ma oggi che uso tutte queste tecnologie quasi alla pari di un vedente, di problemi se ne incontrano e, nonostante la mia grossa esperienza, non sempre riesco a risolverli senza usufruire di un occhio in prestito.

Quando si acquisisce un'abilità spinta nell'uso delle tecnologie assistive, si riesce a sfruttarle al massimo e diciamo che, di problemi veri, poi ne rimangono veramente pochi. Purtroppo, quelli che non potremo mai risolvere, e mi riferisco a quelli legati alla lettura di immagini, senza gli occhi, c'è poco da fare.

Con la grossa esperienza acquisita negli anni non lascio nulla di intentato per poter risolvere i problemi che mi si presentano, ma molto spesso devo anch'io soccombere alla inaccessibilità dei software e ricorrere al solito occhio in prestito che devo chiedere a qualche mio familiare.

  1. Quali strumenti e tecnologie assistive utilizzi per navigare?

R.: per la navigazione Internet generalmente utilizzo il mio computer desktop ed il mio palmare che sono collegati in rete e, tramite un router, sono connessi alla linea ADSL Alice che mi fornisce Telecom.

Entrambi i computer sono dotati dello screen-reader Jaws per Windows. Il software che uso per la navigazione è generalmente Internet Explorer, ma uso anche Mozilla Firefox, soprattutto da quando tramite dei plug-in appositi, riesco a fare cose che altrimenti dovrei demandare ad un occhio in prestito come ho sempre fatto.

In particolare parlo di Webvisum, un servizio gestito tramite il sito http://www.webbisum.com, sito sul quale, tramite registrazione gratuita, si attiva un software con il quale si possono inviare al servizio i captcha da decifrare.

Ovviamente mi riferisco a quelle immagini con caratteri deformati che si utilizzano nelle registrazioni ai siti, per evitare procedure automatiche di registrazione che vengono generalmente utilizzate dagli aker per attaccare i siti Internet.

Ogni tanto, collego il mio palmare ad uno dei due computer tramite connessione USB, per potermi scaricare da Internet qualche libro o qualche quotidiano. I libri sono quelli che sono disponibili in solo testo per i disabili visivi su alcuni siti appositamente predisposti come quello dell'U.I.C.I. e quello dell'istituto Cavazza.

I quotidiani invece, sono quelli che alcuni editori hanno concesso gratuitamente ai disabili visivi e che sono distribuiti tramite il servizio "Evalues PC", sviluppato dall'U.I.C.I. in collaborazione con la Voice System, nell'ambito di un progetto per creare una editoria europea accessibile.

I telefoni GSM non li utilizzo per navigare, perché con le attuali tariffe praticate dai gestori di telefonia mobile, solo facendo un contratto flath è ragionevolmente possibile e nemmeno tanto. Però, questi contratti flath durano un mese e non è pensabile attivarli quando il servizio ti occorre per qualche giorno.

Fino a qualche mese fa, ho usato la connessione ad internet del mio computer portatile collegando il telefono GSM tramite una connessione bluetooth e usando il telefono GSM come Modem. Questo tipo di connessione è molto limitata, sia perché non sempre i gestori di telefonia mobile hanno i servizi UMTS attivi, sia perché la velocità massima raggiunta dalla connessione quasi mai raggiunge i 300 KBPS. Per questo motivo ho acquistato una di queste schede per connessioni veloci che, dove il servizio è attivo, anche se non consentono di raggiungere le velocità di navigazione promesse, consentono velocità di connessione anche sopra i 3 MBPS.

Siccome anche le velocità della mia connessione di casa non raggiungono mai velocità superiori ai 3MBPS, si capisce che anche stando connesso con questa scheda per una connessione in mobilità, mi connetto ad Internet con le stesse velocità dell'ADSL di casa.

  1. Quali sono i problemi principali che incontri navigando in internet, nonostante la tua esperienza?

R.: prima di parlare di problemi nella navigazione su Internet, occorre avere chiaro il concetto di utilizzo del computer da parte di un non vedente. Senza queste informazioni, si rischia di non far ben comprendere il problema, essendo ancora troppe le esclamazioni di stupore quando si parla di computer con i vedenti.

Infatti, ancora oggi la gente rimane stupita quando sente che un non vedente usa il computer, non ne parliamo quando sente che naviga su Internet. Purtroppo, spesso a meravigliarsi sono anche gli addetti ai lavori, compresi web-master e web-designer.

Quindi, per prima cosa, diciamo che le tecnologie assistive usate dai non vedenti per quanto inerente l'uso del computer sono:

  • Lo screen-reader munito di sintesi vocale incorporata od anche esterna. E' un software che un disabile visivo può installare anche autonomamente.
  • Sintesi vocale comandata dallo screen-reader. Può essere software o hardware.
  • Display braille, componente hardware, anch'esso comandato dallo screen-reader.

Come certamente si sarà intuito, il cuore di tutto e' lo screen-reader. Infatti, questo software e' un interprete grafico che invia il testo e tutto quanto leggibile sul monitor, alla sintesi vocale che lo trasforma in voce, oppure al display braille che lo trasforma in scrittura braille leggibile con le mani, su cellette piezo-meccaniche.

Quando non si rispettano le regole di accessibilità queste tecnologie assistive non riescono a fornire fedelmente tutte le informazioni che talvolta vengono ignorate parzialmente e, nei casi più gravi, totalmente, impedendo al non vedente l'accesso a quel programma o quella risorsa.

Di problemi sui siti Internet ce ne sono tantissimi e, quasi sempre, sono aggirabili quando si è in possesso di tecnologie assistive adatte e quando si è smaliziati da una grossa esperienza come la mia, anche se per fare cose di poco tempo, sui siti programmati male si impiegano ore.

I problemi più gravi che incontro sono gli oggetti di programmazione in flash. Non sono degli oggetti inaccessibili in se, ma sono inaccessibili solo perché chi li usa non sa bene come programmarli e come inserire al loro interno le etichette ai pulsanti in modo da farle leggere anche allo screen-reader. Quando tutto un sito è costruito con questi oggetti di programmazione, difficilmente un disabile visivo che usa uno screen-reader riesce a navigare il sito, a meno di non essere un pazzo che si mette ad usare i pulsanti uno per uno fino a trovare qualche contenuto utile.

Dopo aver detto di cosa si serve un non vedente per accedere al computer e alla rete Internet, in modo molto semplice si può dire quello che sulle pagine web impedisce di usufruire dei contenuti con le tecnologie assistive, anche se solo la verifica pratica fornita da un disabile può dare la certezza che su una pagina non esistono problemi.

Per fare in modo che lo screen-reader funzioni correttamente fornendo esattamente tutto quello che e' presente sul monitor, il sito deve essere costruito in modo tale che l'interpretazione di tutte le informazioni avvenga in maniera fedele, senza perdere nulla di quello che il sito contiene.

Nel caso contrario, il navigatore non vedente nella migliore delle ipotesi perderà l’orientamento, ma il più delle volte non potrà accedere al sito.

Quando il web master costruisce il sito deve tenere conto di queste variabili, ponendo l’attenzione su alcune cose di estrema importanza.

Vediamo quali sono:

  1. Etichettare le immagini in maniera comprensibile e corrispondente a quanto riportato sullo schermo, avendo cura di inserire, per cose da descrivere, il tag long Desk che consente descrizioni più lunghe ed adeguate.
  2. Se si utilizzano elementi grafici nei link o nei bottoni significativi, immettere del testo alternativo nell'apposito attributo del tag IMG (ALT="testo descrittivo").
  3. non utilizzare tecnologie flash, in quanto gli screen reader meno recenti e i browser testuali non riescono ad interpretare questo tipo di tecnologia, mentre gli ultimi realizzati la interpretano male. Sul sito di Macromedia si continua a parlare di tecnologia flash accessibile, ma intanto la programmazione in flash dei siti, forse perché nessuno si mette a perdere la testa per creare dei flash accessibili, continua a creare problemi alle tecnologie assistive.
  4. non utilizzare tabelle nidificate nel caso si voglia visualizzare elenchi o dati. In alcuni casi di visualizzazione personalizzata o per i browser testuali, si potrebbero sovrapporre gli elementi della pagina nascondendo addirittura gli stessi link.
  5. nei form di compilazione i campi devono essere etichettati in maniera corretta, soprattutto se si usano i tag Label.
  6. la struttura del sito non deve essere costruita a frame in quanto gli screen reader testuali non la interpretano correttamente.
  7. le pagine del sito devono sempre riportare il link al contenuto della pagina, soprattutto se il menu di navigazione e' molto grande.
  8. tutti i comandi del sito, sia essi di navigazione o di attivazione di procedure, devono poter essere gestiti da tastiera.
  9. i pulsanti radio devono avere l’indicazione del comando che producono, leggibile in modo coretto durante la selezione, soprattutto se si usano tag label.
  10. Se si usano testi nei campi editazione per descrivere il dato da immettere, fare in modo che il testo presente si cancelli appena si accede al campo editazione, evitando di usare script per la cancellazione.
  11. Non utilizzare Javascript o altri tipi di script, poiché, con i browser testuali o se l'utente decide di disattivare gli script per sicurezza, si impedisce di usufruire di tutto quello che tali script veicolano.
  12. Inserire i tag per l'interpretazione della lingua in quanto gli ultimi screen-reader già riescono a leggere nella lingua impostata.
  13. Inserire i significati espliciti di abbreviazioni ed acronimi perché, anche questi , già vengono correttamente interpretati dagli ultimi screen-reader.
  14. Evitare di inserire testo alternativo anche per i grafici di separazione del contenuto della pagina come ad esempio "linea tratteggiata", "freccia", " puntini neri" ecc. ecc.
  15. Quando si usano le accesskey, evitare di usare questo comodo comando per tutti i link, inserendolo essenzialmente ai link principali occorrenti per una più rapida navigazione, come ad esempio la home page, la mappa, il motore di ricerca, e qualche altro di importanza per il sito. Se tali comandi vengono inseriti su tutti i link, possono solo generare confusione. Speriamo che le prossime direttive internazionali diano una direttiva su queste cose che stanno proliferando, in modo caotico, un poco ovunque.

Quelli suddetti sono i principali accorgimenti che permettono ad un non vedente di poter usufruire dei contenuti di un sito con un grado sufficiente di accessibilità.

  1. Parlando di non vedenti senza esperienza, quali sono secondo te i problemi più diffusi nella navigazione e nell’utilizzo delle chat?

R.: dopo aver elencato i problemi più comuni che creano problemi nella navigazione dei siti Internet, giustamente è bene fornire anche un parere sulle chat che sul web proliferano da tutte le parti.

Per questi oggetti di programmazione, siamo messi abbastanza male, non tanto per una questione di inaccessibilità diretta delle pagine che ospitano le chat, ma per l'inaccessibilità dei software che consentono di fornire un servizio di chat su un sito Internet.

In genere, i problemi che si hanno nell'uso delle chat dei siti sono i comandi che quasi sempre, non sono interpretati correttamente dallo screen-reader. Talvolta si sopperisce a questa anomalia, dove è possibile, usando il mouse comandato dalle frecce direzionali e cliccando con i tasti simulati del mouse che lo screen-reader alloca sulla tastiera.

Però, siccome anche la lettura delle risposte dell'interlocutore, che un vedente legge dando un colpo d'occhio alla pagina, non vengono lette direttamente dallo screen-reader ed è necessario esplorare la pagina continuamente con il mouse simulato, diventa un tormento seguire una chat e dialogare per iscritto con qualcuno.

Come si capisce da quanto detto, un disabile della vista incontra una difficoltà insormontabile ad usare le chat dei siti.

In parte, si sopperisce a tale discriminazione con i software di chat appositi ed installati sul PC che si usa.

Parlo di software di chat che si installano come tutti i programmi e che si usano direttamente dal proprio computer. Ovviamente si possono usare solo stando connessi ad internet tramite una comune connessione, meglio se ADSL.

Quelli che vanno per la maggiore e che sono utilizzabili dai disabili visivi sono Microsoft Messenger, ormai giunto alla versione 2009 live e Skype, programma di Voip e di chat che è giunto alla versione 4.

All'origine, questi software sono ugualmente inaccessibili come quelli che troviamo sul web, ma, fortunatamente per tutti i disabili visivi, per questi software sono stati creati degli script appositi che consentono allo screen-reader Jaws per Windows di leggere correttamente comandi e finestre. Grazie a questi script, piccoli software aggiuntivi, i disabili visivi possono usare questi due programmi di chat quasi alla pari dei vedenti.

Altra cosa molto importante, entrambi questi due software consentono di fare sia la chat scritta, sia quella vocale. In particolare, con quella vocale si riesce anche a poter continuare ad usare il computer mentre si dialoga con un'altra persona, quindi, si può usare questa modalità per corsi didattici o per dare una mano a chi è in difficoltà.

  1. Secondo te quale è la percentuale di siti non accessibili?

R.: questa è davvero una domanda da 10 milioni di euro. Non ci sono al momento statistiche che ci indicano percentuali del genere. Dopo tutta la campagna di sensibilizzazione che L'U.I.C.I., assieme a molti altri enti ed organizzazioni, ha fatto dal 2000 tramite la Commissione OSI, facendo convegni e partecipando a tutti quelli organizzati, la situazione è alquanto migliorata, ma siamo sempre al cospetto di un web che presenta e presenterà ancora per molti anni problemi per i disabili.

La ragione non sta da una sola parte. Infatti, non è solo colpa dei webmaster che producono dei siti inaccessibili perché non rispettano le regole che pur ci sono, ma è anche colpa delle tecnologie assistive che non riescono ad essere al passo con gli sviluppi della programmazione. E' una rincorsa continua, ma essendo l'evoluzione del web sempre in fermento, sarà difficile se non impossibile raggiungere il pari.

Solo se, a livello internazionale, si riuscirà a coinvolgere gli sviluppatori di tecnologie assistive nelle decisioni di modifica degli standard internazionali del web al fine di farli adeguare in tempo utile, saranno sempre costretti a rincorrere le variazioni. Intanto, fino a quando non accadrà una tale evenienza, noi disabili saremo sempre penalizzati, anche se acquistiamo tecnologie assistive che, oggi, costano più del doppio di un buon PC.

  1. Nonostante la legge Stanca, secondo te perché si naviga spesso in siti che presentano svariati problemi di accessibilità ed usabilità?

R.: per prima cosa diciamo che la Legge 4/2004, detta anche "Legge Stanca", è valida solo per la Pubblica amministrazione e per gli enti che lavorano con risorse della Pubblica Amministrazione. Inoltre, non essendoci provvedimenti nei confronti di chi gestisce un sito, se non provvedimenti amministrativi molto facilmente aggirabili, difficilmente si può intervenire per costringere la Pubblica Amministrazione a rispettare questa legge tanto voluta da tutti.

In realtà, questa legge per la quale è in cantiere qualche modifica sostanziale che stenta a decollare, consente di non subire provvedimenti se il sito si produce in casa e consente di intervenire solo se il sito lo costruisce una ditta esterna all'ente che lo gestisce. Ecco spiegato il perché dei tanti siti ancora con problemi seri di accessibilità.

  1. Che consigli daresti agli sviluppatori web, per migliorare l’accessibilità di un sito?

R.: stiamo dando consigli e stiamo producendo test di accessibilità dal 2003 e tutto il materiale è fornito sul sito http://www.uiciechi.it/osi/, sito già indicato in precedenza. In questo sito ci sono materiali che se spulciati bene, consentono ad un webmaster di capire sufficientemente i problemi che inficiano l'accessibilità di un sito.

Sempre sul sito suddetto, si trovano molti consigli per accedere a risorse su Internet che offrono servizi, altre importanti informazioni sull'accessibilità e tutti i consigli pratici per ottenerla.

Ultima cosa che mi preme indicare, dopo aver validato il sito prodotto con tutti i sistemi di validazione automatica del codice, è di estrema importanza far validare il sito direttamente dai disabili, perché, solo una tale validazione consente di dire che un sito è veramente accessibile.

Per questo scopo, l'U.I.C.I. mette in campo dal 2000 l'Osservatorio Siti Internet coordinato dalla Commissione OSI e che offre gratuitamente a chi ne fa richiesta un test del sito, dando la precedenza alle richieste, in ordine di arrivo, provenienti dalla Pubblica Amministrazione e a quelle che vengono direttamente dagli organi associativi.

La richiesta di test si può fare direttamente inviando una e-mail a: commissioneosi@uiciechi.it.

  1. Potresti Indicarmi qualche sito che ritieni particolarmente poco accessibile e difficile da navigare?

R.: di siti completamente inaccessibili in giro ce ne sono, ma sono per lo più siti che non interessano direttamente dal punto di vista dei contenuti. Per esempio, ci sono i siti per le scommesse che, in alcuni casi, bloccano addirittura lo screen-reader. Non parliamo poi dei siti pornografici,o pseudo tali, molto insidiosi per il pericolo che installano dei malware o dei virus a tua insaputa. Poi ci sono tutti quei siti in "Flash spinto", capaci solo di abbagliare i visitatori, cosa che purtroppo avviene anche con lo screen-reader che si blocca.

La cosa molto negativa è che non sono completamente accessibili anche siti che offrono contenuti importanti per l'informazione e la cultura, come i siti che offrono contenuti in streaming e quelli dei giornali quotidiani on-line.

Le tecnologie usate su questi siti non consentono di poter accedere ai contenuti, e, a dire il vero, in alcuni casi risultano difficili da navigare anche per i vedenti.

  1. Facebook, youtube, twitter sono strumenti accessibili ai non vedenti?

R.: l'accessibilità non è delle ottimali, ma non posso dire che sono inaccessibili. Dei tre, uso solo Facebook con una frequenza limitata, diciamo una o due volte al giorno, ma per poco tempo. Gli altri due non li uso e li ritengo poco usabili con le tecnologie assistive che utilizzo.

Quando si usa Facebook, ci vuole veramente molta fantasia a capire da soli quello che avviene ogni qualvolta si utilizza uno dei comandi, siano essi pulsanti o link. E' tutto raggiungibile, ma se per un vedente basta un colpo d'occhio per vedere che si è aperta una finestra di chat, se non si esplora continuamente la pagina non si riesce a percepirlo.

La stessa cosa, avviene quando si utilizzano altri comandi che ti aprono finestre in altre parti della pagina. Se sai quello che avviene ad ogni comando dato, trovi la parte di pagina che ti interessa e continui e procedi sul da farsi, altrimenti, pensando che non è avvenuto nulla, chiudi ed esci dal sito.

Ultimamente, si sta facendo un gran parlare di accessibilità, ma sono solo chiacchiere e Facebook rimane per noi sempre difficile da usare e per certe cose, inaccessibile.

  1. Potresti tracciare un bilancio della situazione, ponendo particolare attenzione su aspetti come la sensibilità dei webmaster a queste tematiche, le tempistiche nella risoluzione di problemi di accessibilità del web, il livello di informazione (o disinformazione)?

R.: Il livello di accessibilità raggiunto oggi è migliorato rispetto al periodo antecedente la stesura e l'approvazione della legge Stanca, ma non posso dire che è tutto rose e fiori.

Noi dell'U.I.C.I. ce la stiamo mettendo tutta per continuare la sensibilizzazione dei webmaster ai nostri problemi, ma l'interessamento provocato dall'approvazione della legge 4/2004 da parte dei webmaster per l'accessibilità si è quasi subito sopita.

Sembra non interessare più a nessuno e, ho il sentore che ogni qualvolta invio qualche lettera per conto della Commissione OSI a qualche ente per protestare della mancata accessibilità del sito, ricevo solo risposte di cortesia, ma poi più nulla e la situazione rimane sempre piatta.

Fortunatamente negli ultimi mesi hanno messo mano ai loro portali le Istituzioni, come Camera dei Deputati, Senato,Poste Italiane, Ministeri, eccetera. Ho buona speranza che questi siti saranno da esempio e coinvolgeranno anche altri siti della Pubblica amministrazione nel perseguire la tanto agognata accessibilità.

La cosa negativa è che molti addetti ai lavori, nonostante tutto l'impegno profuso nel divulgare la cultura dell'accessibilità, rimangono esterrefatti quando gli fai notare gli errori di programmazione che hanno prodotto, facendo presente l'esistenza della legge 4/2004, dei siti che parlano del problema e di tutti i test che la Commissione OSI a messo a disposizione sul proprio sito.

  1. Vorresti aggiungere qualcosa o lasciare qualche altro consiglio?

R.: le osservazioni e i consigli, in questo campo, non sono mai troppi. Invito, chi non ne fosse a conoscenza, a documentarsi sui validatori automatici presenti su vari siti, prima di mettersi in moto per la costruzione di un sito.

Tra i siti che offrono un validatore automatico ricordo quello più importante: sito del consorzio del W3C raggiungibile all'indirizzo http://www.w3c.com.

Ce ne sono diversi e basta solo fare una ricerca su Internet.

Questi validatori automatici, consentono di validare la correttezza del codice, man mano che lo si programma.

Però, come dicevo in precedenza, è di estrema importanza alla fine della costruzione del sito, una validazione da parte dei disabili per avere la certezza che quanto programmato sia poi veramente accessibile con le tecnologie assistive normalmente usate dai disabili.

Grazie mille della tua disponibilità.

R.: la disponibilità offerta è solo il frutto della passione che metto in tutte le cose che faccio, ma è dovuta anche alla possibilità che mi stai dando per divulgare la cultura dell'accessibilità del web.

Purtroppo, di queste cose nessuno se ne occupa più con il calore degli anni scorsi e tutto si è sopito. La cosa è alquanto grave perché, nonostante abbiamo avuto la fortuna di vedere approvata una legge che è all'avanguardia in Europa, vediamo una elusione che dovrebbe farci vergognare.

Nunziante Esposito
della Commissione OSI (Osservatorio Siti Internet)
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

http://www.uiciechi.it/osi/ Commissioneosi@uiciechi.it