Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

torna alla visualizzazione del numero 40 del Corriere Braille

Numero 40 del 2019

Titolo: Esperienze di vita con il cane guida

Autore: Elena Ferroni


Articolo:
A Giffoni in provincia di Salerno il campo cani guida
I Labrador retriever Aida, Libeccio, Mais, Osvaldo, Quary e Titania, il flat coated retriever Happy e la labernese Isaurie, addestrati dal Servizio Cani guida Lions di Limbiate (Milano), dalla Scuola Nazionale Cani guida per Ciechi di Scandicci (Firenze) e da una scuola di addestramento francese, la «Fondation Frédéric Gaillanne» (Velorgues), sono stati gli otto protagonisti a quattro zampe della prima edizione del campo cani guida svoltosi a Giffoni in provincia di Salerno, il quinto realizzato dopo i quattro a Barcis in provincia di Pordenone.
Dal 13 al 21 settembre 2019 i nove partecipanti di cui sette con cane guida, insieme a due istruttori cinofili e di orientamento e mobilità per persone con disabilità visiva e ad una volontaria del servizio civile ed una componente della commissione cani guida Uici, sono stati ospitati in un clima di cortesia, familiarità ed accoglienza presso l'agriturismo «Il Casale San Pietro», ricco di verde, fichi e nocciole, dotato anche di una bella piscina. Il gruppo era composto da persone di diverse età, dai 19 ai 68 anni e provenienti da varie regioni d'Italia, dalla Lombardia, dal Friuli Venezia Giulia, dall'Emilia Romagna, dal Lazio, dalla Campania e dalla Calabria.
L'iniziativa è stata suddivisa a giorni alterni in due momenti, uscite e giornate presso il casale. Le attività esterne hanno portato il gruppo a visitare Giffoni con le sue sale dedicate al festival del cinema e l'antico convento francescano, a Marina di Ascea dove è stata fatta l'invasione pacifica di una spiaggia insieme agli amici a quattro zampe prima e dell'azienda olivicola nella seconda parte della giornata, a Paestum dove i partecipanti hanno sfiorato contorni e forme di antiche armi e profili di divinità presso il Museo Archeologico, camminando poi tra le rovine dei meravigliosi templi e gustando mozzarelle presso un delizioso caseificio dove hanno potuto anche accarezzare cuccioli di bufalo ed asinelli, a Salerno percorrendo le vie del centro storico fino alle navate e alla cripta del maestoso duomo, a due giorni dalla festa del patrono della città San Matteo.
Nei giorni in cui invece il gruppo è rimasto presso la struttura ospitante, ha inizialmente familiarizzato con gli spazi a sua disposizione, con le zone recintate in cui si potevano liberare i cani per farli giocare, con i vialetti circostanti in cui passeggiare, con la dolcissima femmina di labrador retriever della proprietaria del casale di nome Asia. Quando la giornata non prevedeva invece movimenti all'esterno, sono state fatte approfondite condivisioni di gruppo sulle esperienze di ognuno con il cane guida: dalla consegna ai motivi di gioia e a quelli di difficoltà nella relazione attuale con il cane, dalle ragioni della scelta di avvalersi di un amico a quattro zampe per il proprio movimento, al suo inserimento nel contesto lavorativo come un ospedale o un carcere, al rispetto della pettorina come «divisa» da lavoro da utilizzare e far indossare con cura.
Sono state fatte anche attività mirate in sottogruppi più piccoli, impegnando cani e conduttori ciechi in sessioni di esercizi di obbedienza estremamente utili per fondare e consolidare la relazione con i propri compagni a quattro zampe. Insieme agli istruttori cinofili infine sono stati riservati anche tempi di lavoro individuale, per osservare l'efficacia del comportamento di richiamo e le dinamiche di gioco con il proprio cane, sia gioco a distanza tirando ad esempio una palla, sia gioco più ravvicinato effettuato con una corda.
Da questo confronto costante con gli istruttori, ognuno ha ricevuto importanti e personalizzati feedback sulla descrizione dei segnali specialmente non verbali del proprio cane e su modalità di comportamento (gesti, postura, tono di voce) che la persona con disabilità visiva può mettere in atto per migliorare la relazione con il proprio compagno di movimento a quattro zampe. I cani hanno avuto anche numerosi momenti di svago, liberi da guinzagli e pettorine, sia in uno spazio più circoscritto che in uno più ampio recintato da una staccionata di legno, per correre e giocare tutti insieme e assaggiare tante buone nocciole. La risposta della struttura che ci ha ospitato è stata molto buona e la cortesia del personale veramente enorme, hanno compensato la difficoltà di doverci spostare sempre in pullman perché distanti dall'abitato e dislocati lungo una strada statale senza marciapiede.
A questo aspetto si è affiancata anche la disponibilità delle guide turistiche e museali che hanno intrattenuto e seguito il gruppo sempre esclusivamente a titolo volontario senza chiedere alcun compenso, più che una foto ricordo tutti insieme. A conclusione del campo, anche quest'anno, sono stati fotografati tutti gli otto cani presenti, i quali al comando «Resta!» stavano affiancati, chi seduto chi a terra, sul bordo della piscina della struttura e, al successivo richiamo, hanno fatto esplodere un'eccitazione incontenibile, manifestando insieme la nostra e la loro gioia.
Ringraziando per le risorse finora investite da Irifor in questa e nelle precedenti iniziative dedicate ai possessori di cane guida e a chi vuole familiarizzare con questo meraviglioso animale, i partecipanti si augurano che se ne possano ripetere ancora in futuro, privilegiando ancora questa terra poco abituata ad un contatto positivo e ad un'autonomia possibile per la disabilità visiva.
A fine campo, alcune delle osservazioni compiute durante questa esperienza spronano senz'altro la nostra Uici a cercare ed incrementare il dialogo con le scuole di addestramento, perché siano finalmente sistematizzati i criteri di selezione delle persone con disabilità visiva idonee all'assegnazione di un cane guida e dei cani adatti ad intraprendere questo percorso, oltre all'abbinamento di cieco e cane, criteri che vanno condivisi e conosciuti.
Possiamo quindi concludere che anche questo campo estivo ha rappresentato una nuova importante occasione di incontro, reciproco confronto e crescita per chi utilizza quotidianamente il cane guida per muoversi, per chi ha voglia di conoscere tale possibilità di mobilità e per chi lavora con competenza e passione per l'addestramento di questi meravigliosi animali, con lo scopo di accrescere e non di poco la capacità di movimento e quindi la libertà conquistabile da ogni persona cieca.



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida