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Progetto SAPI (Sistema Automatico Per Ipovedenti).

Di Nunziante Esposito e Massimiliano Martines.

Relazione di accessibilità.

Descrizione: progetto di ricerca finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) e condotto da Poste Italiane, rivolto ad utenti ipovedenti e non vedenti, finalizzato allo studio di sistemi innovativi per la dimostrazione di servizi intelligenti di assistenza all’utilizzo di chioschi self service.

Ecco di seguito la relazione sui test di accessibilità condotti sul prototipo del sistema SAPI realizzato da Poste Italiane sviluppato in collaborazione con l'università di Benevento. L’eventuale industrializzazione di questo sistema, renderà la vita meno difficile ai disabili in generale e a noi disabili della vista in particolare, anche se si può tranquillamente affermare che saranno agevolati tutti gli utenti.

Premessa:

in seguito ai contatti intercorsi tra il GDL IRIFOR per la Firma Digitale e lo staff tecnico del TI-SSI-Centro Ricerca e Sviluppo (Centro R&S) di Poste Italiane di Napoli diretto dalla Dr.ssa Giuseppina Russo, abbiamo avuto l'opportunità di mettere a disposizione di questo centro le nostre competenze informatiche sull'accessibilità.

Infatti, nell'incontro avuto per il dispositivo della firma digitale, incontro organizzato dal coordinatore del gruppo, Avv. Giorgio Rognetta, siamo venuti a conoscenza che stava per partire un progetto che il Centro R&S stava per realizzare con la collaborazione di un gruppo di ricercatori della Facoltà di Ingegneria Informatica dell'Università di Benevento, gruppo diretto dal Dott. Pasquale Avella.

Resoci conto che era un progetto molto importante per l'autonomia di un disabile della vista, abbiamo dato subito la disponibilità a collaborare al fine di far comprendere ai progettisti i problemi di accessibilità per utenti non vedenti ed ipovedenti.

Dopo un primo incontro preliminare ed interlocutorio con tutti i responsabili di questo progetto, incontro tenutosi nel mese di Maggio 2008 nella sede di Poste Italiane di Napoli e nel quale abbiamo illustrato quali potevano essere i problemi di accessibilità più comuni, la nostra disponibilità e le nostre competenze in materia di accessibilità sono state accettate ed ha avuto inizio la collaborazione.

Stabiliti i tempi e le modalità con cui si sarebbero eseguiti i test di questo progetto, il tutto è stato rimandato per problemi burocratici, risolti i quali, è iniziata una collaborazione fattiva che è partita, in pratica, il 18 e il 19 Dicembre 2008.

Al fine di rilevare i problemi di accessibilità per non vedenti ed ipovedenti, in questi due giorni è stato infatti possibile eseguire dei test su una prima versione del prototipo SAPI, utilizzando i nuovi servizi “intelligenti” sia su un chiosco costruito appositamente per la sperimentazione, che su un PDA.

L'idea di fondo di questo progetto consiste nell'adattamento automatico dei servizi all'utente. Ad esempio, l’utente che si avvicina al chiosco, in maniera semplice e senza troppe lesioni della privacy, solo avvicinando l’apposito tesserino, viene riconosciuto ed il sistema si auto-configura alle esigenze dichiarate al momento della registrazione a Poste Italiane.

Dopo il primo approccio per l'inserimento dei dati di registrazione, il normale inserimento del nome utente e della password, il terminale propone tutti i servizi di cui si può usufruire nelle modalità adatte alla tipologia di utente. In particolare, i non vedenti vengono guidati nell'interazione con il terminale da una sintesi vocale (Paola della Loquendo), mentre gli ipovedenti possono usare i comandi a tocco (touch screen), con caratteri ingranditi e con contrasti adatti al contesto che gli si presenta sullo schermo del terminale. Addirittura, se le condizioni di contrasto sono sfavorevoli o se c'è una condizione di luce che impedisce di leggere il monitor del terminale, interviene direttamente una guida vocale anche per gli altri utenti.

E' ovvio che non tutto è già accessibile, ma le condizioni trovate al primo approccio ci fanno sperare moltissimo in qualcosa di superlativo e mai vista in giro per i disabili visivi.

Infatti, oltre alle modalità di aiuto suddette, il terminale si adatta nel tempo all'utente, anche in base ai tempi che impiega ad eseguire le operazioni e agli eventuali errori commessi o alla completa assenza degli stessi, fornendo più o meno dati, in modo da personalizzare l'aiuto fornito.

Descrizione del prototipo di chiosco

  • Monitor a colori con touch screen, munito di due casse ed un microfono per l'interazione vocale.
  • Tastiera alfanumerica di colore nero uguale a quella di un computer, senza la fila dei tasti funzione e senza il tastierino numerico.
  • Un ingresso microfonico ed una uscita cuffie, con boccole per spinotti coassiali da 3,5 mm, per l'interazione vocale con dispositivi personali che escludono microfono e casse del monitor.
  • Una cornetta telefonica per l'interazione vocale e che ovviamente esclude le casse ed il microfono del monitor appena viene sollevata dal suo alloggio.
  • P.O.S. (Point On Sail) una sorta di tastierino numerico che, oltre ai tasti numerici tradizionali ed i tasti per il punto mobile e la conferma, contiene anche la feritoia per l'inserimento della tessera della carta di credito, postamat o postepay. insomma, questo sarà il punto del terminale che consente di pagare, prelevando i soldi dal nostro conto corrente.
  • Scanner piano per poter acquisire i dati dai bollettini prestampati, come quelli delle bollette di acqua, luce e gas.
  • Stampante in braille per poter stampare le ricevute ed i risultati delle interazioni, usabile nelle interazioni per i non vedenti.
  • Stampante in nero per stampare le ricevute ed i risultati delle interazioni, in modo normale per i vedenti ed in modo ingrandito per gli ipovedenti.
  • Sensore di prossimità per rilevare la presenza di un utente davanti al terminale.
  • Ricevitore RFID per rilevare a distanza il segnale del trasmettitore integrato nel tesserino con il quale viene riconosciuto il tipo di utente. Il tesserino sarà fornito da Poste Italiane al momento della registrazione dell’utente.

Servizi attualmente implementati nel prototipo:

  • Bollettino prestampato, come quello di ENEL, Telecom, Enigas and Power, eccetera.
  • Bollettino bianco da compilare in tutte le sue parti.
  • Richiesta di un prestito, per i possessori di un conto corrente Bancoposta.

Dopo che il non vedente e l'ipovedente hanno preso confidenza con il layout della postazione del terminale, cioè con la conoscenza della posizione di tutti gli elementi che componevano il prototipo di chiosco, è iniziato il test vero e proprio.

Di seguito sono riportati i test sommari e le indicazioni sullo stato dell'arte.

Test non vedente, con interazione tramite sintesi vocale Paola della Loquendo:

Dotato di una tessera con il trasmettitore RFID con i dati di identificazione di utente non vedente, Nunziante Esposito che ha condotto i test per non vedenti, si è avvicinato al terminale ed ha potuto constatare che veniva riconosciuto come utente non vedente e che non gli veniva detto che doveva inserire nome utente e password, così come gli avevano anticipato gli sviluppatori dei software che assistevano al test.

Infatti, la funzione per l'inserimento dei dati personali non era stata ancora vocalizzata. Però, Nunziante ne ha voluto provare ugualmente l'uso con la tastiera e lo ha fatto su indicazione di uno degli sviluppatori che, in questo caso, indicava il momento di usare la tastiera al posto della sintesi vocale.

Una volta che sono stati inseriti il nome utente e la password, la sintesi Paola della Loquendo ha cominciato a leggere quello che appariva a schermo, indicando le parole da pronunciare per ogni operazione che era possibile eseguire.

In pratica, la voce guida fornisce passo passo tutte le indicazioni per tutte le operazioni da eseguire. Inoltre, ripete all'occorrenza il tutto, quando, per errore o per tempo massimo, non riceve la risposta alle indicazioni fornite.

Con l'ausilio della guida vocale è stato possibile eseguire per cinque volte consecutive le tre operazioni previste in questa sperimentazione, eseguendo prima il pagamento del bollettino prestampato, poi del bollettino bianco da compilare integralmente in tutte le sue parti ed infine è stata eseguita una richiesta di un prestito tramite Banco Posta.

Tutte le difficoltà incontrate permettevano di fornire dei suggerimenti ai tecnici che assistevano ai test, in modo da poter correggere quello che ancora non è accessibile.

In particolare, oltre ad alcune cose non ancora vocalizzate, come la schermata iniziale dell'inserimento dati e qualche altra schermata che si apriva in seguito ad errore per tempo massimo, è stato rilevato che è indispensabile un segnale, una sorta di beep per dare il consenso all'utente per iniziare a pronunciare le scelte delle opzioni indicate dalla sintesi.

Inoltre, c'è una certa difficoltà nella interazione con l'utente quando i comandi vengono passati dal terminale al P.O.S. (tastierino con il vano per l'inserimento della carta di credito), volgarmente detto punto di pagamento, poiché questo prototipo usato non è vocalizzato. E' ovvio che se questo P.O.S. fosse vocalizzato, sarebbe il massimo, ma in alternativa è stato consigliato di dare delle informazioni vocali precise sul terminale prima di passare i comandi al P.O.S., e nel prossimo test vediamo se può essere sufficiente a eliminare questo punto di inaccessibilità.

Infine, c'è da dire che la richiesta di prestito non è stata implementata in modo totale. Infatti, tutta la parte iniziale, quella che consente di fare la scelta del tipo di prestito e quella del calcolo delle rate relative, stampa compresa, ha un'accessibilità quasi totale se si eccettua qualche schermata non ancora vocalizzata, ma non è ancora implementata la parte per l'inserimento dei dati personali per avere concretamente il prestito. Questa parte della funzione "Richiesta prestito" sarà oggetto di test la prossima volta.

Qualche difficoltà è insorta quando abbiamo stampato le ricevute in braille, ma, tutto sommato, come prima prova di test, possiamo ritenerci molto soddisfatti di quello che gli ingegneri che stanno elaborando i software del terminale sono riusciti a fare dopo le indicazioni da noi fornite durante il primo incontro di approccio, avvenuto a Maggio 2008.

Giudizio: In generale, il giudizio è positivo. Inoltre, si è avuta la percezione che gli sviluppatori ci faranno trovare tutte le modifiche consigliate ai prossimi test.

Test per utente Ipovedente

Sono stati usati ingrandimenti di schermo, contrasti elevati e colori appropriati alla maggior parte dei soggetti ipovedenti. Inoltre i colori usati sono quelli delle palette di colori che saranno applicate per lo sviluppo di un nuovo algoritmo per l'ipovisione che sarà implementato dal Gruppo di Lavoro che vede come partecipanti sia le Poste Italiane, sia la Commissione OSI, assieme ad altri soggetti associativi e tecnici che cercheranno di rendere più reale l'algoritmo da applicare per l'ipovisione, sulle pagine Internet e nelle schermate dei software.

Dotato di una tessera con il trasmettitore RFID con i dati di identificazione di utente ipovedente, Massimiliano Martines, nel condurre i test per gli ipovedenti, si è avvicinato al terminale ed ha potuto constatare che veniva riconosciuto come utente ipovedente.

Infatti, il terminale si predisponeva presentando sul video le pagine a contrasto elevato e con caratteri ingranditi.

Inserito nome utente e password, si presentava a schermo la videata con le opzioni disponibili ed uguali a quelle descritte per la non visione.

La scelta eseguita toccando le parti sensibili dello schermo, ha subito evidenziato che non era sensibile tutta la riga.

Con questa prima difficoltà, è iniziato un sostanzioso dibattito tra lui e gli ingegneri del progetto ai quali ha fornito passo passo tutte le migliorie da apportare al layout delle pagine per adattarle alle esigenze della maggior parte degli ipovedenti.

Anche per gli ipovedenti, Massimiliano ha eseguito per cinque volte le tre operazioni disponibili sul terminale portandole a termine con tutte le segnalazioni di inaccessibilità, per contrasti e colori del testo, che risultavano essere presenti in questo prototipo.

Le cose più salienti emerse sono state l'inadeguatezza della posizione del monitor del chiosco e l'inadeguatezza del P.O.S., a causa del display molto piccolo e posizionato in modo non proprio ideale.

Anche per l'ipovisione sarà verificato se le informazioni fornite sul terminale prima di passare i comandi al P.O.S. saranno sufficienti ad eliminare questo punto di inaccessibilità.

Giudizio: In generale, il giudizio è positivo. L'eliminazione di tutti i punti di inaccessibilità rilevati, come percepito durante i test, renderà questo terminale un ottimo strumento per rendere la vita meno difficile agli ipovedenti.

Test eseguito con l'uso di un palmare (PDA).

Premessa:

Questo test non è stato eseguito per i non vedenti. Probabilmente i test saranno eseguiti la prossima volta, ammesso che il software installato sul palmare sarà accessibile allo screen-reader installato sulla macchina. I dubbi sono leciti in quanto si tratta di gestire applet Java.

Per l'ipovisione, il test è stato eseguito da Massimiliano Martines su un palmare con sistema operativo Windows Mobile 5.0, ma questo software può essere installato anche sulla versione successiva di Windows mobile. Condizione indispensabile per installare questo software è l'avere installati ed attivi gli applet Java, dopodiché l'utente si collega con i server di Poste Italiane per effettuare le operazioni come descritte per il terminale:

  • Pagamento bollettino prestampato.
  • Pagamento bollettino bianco.
  • Richiesta prestito.

Il test è stato effettuato con la funzione di pagamento bollettino.

Purtroppo, per l'ipovisione sono emerse le limitazioni intrinseche nell'uso dei palmari. Si sa che un ipovedente, a causa dell'esiguo spazio a disposizione per la digitazione e compilazione dei campi, ha enormi difficoltà.

Però, nel caso specifico, in questa sessione di test si è aggiunto un altro problema: il software era provvisto di una personalizzazione dei caratteri, cosa che si è rivelata controproducente. Infatti, questa si sommava alla personalizzazione dei caratteri impostata dall'utente, a livello di sistema operativo , rendendo il testo pressoché illeggibile. E' ovvio che, durante il test, è stato consigliato di annullare questa opzione perché, chi usa questi strumenti, tende sempre a personalizzare in maniera nativa il sistema operativo usato o utilizza un software ingrandente.

Il test è stato portato a compimento con notevoli difficoltà, ma con i suggerimenti dati, si confida in un forte miglioramento delle funzioni implementate.

Giudizio: è ragionatamente positivo. Infatti, la possibilità di usare in mobilità queste cose è molto importante per un soggetto ipovedente perché, grazie a questa possibilità, l'utente dotato di palmare avrà la possibilità di effettuare le operazioni predisposte con qualsiasi tipo di connessione disponibile e da qualunque posto. Con i riscontri di inaccessibilità forniti, si confida in una modifica sostanziale che metterà in condizione gli ipovedenti di usufruire di questo importante servizio.

I lavori si sono conclusi con un appuntamento a fine gennaio 2009, per dare la possibilità agli sviluppatori di apportare ai software le modifiche necessarie a rimuovere i punti di inaccessibilità rilevati durante i test.

Siamo orgogliosi di aver eseguito questi test di accessibilità sul progetto SAPI di Poste italiane, progetto che veramente tende ad eliminare le barriere di inaccessibilità per questi servizi che fino ad oggi, per lo più sono demandate ad altri e, si sa, con una enorme perdita di privacy.

Nunziante Esposito e Massimiliano Martines
della Commissione OSI
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

commissioneosi@uiciechi.it http://www.uiciechi.it/osi/