Controlla la velocità della tua connessione

VAI AL CONTENUTO DELLA PAGINA | VAI AL MENU PRINCIPALE

ONLUS
via Borgognona, 38 - 00187 Roma Tel 06.69.98.81 - Fax 06.67.86.815 - numero verde 800 682682 - Part. I.V.A. 00989551007

U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

VAI AL MENU PRINCIPALE

L'ipovisione ed il web, un rapporto difficile

Webbit 2004, fiera di Milano

Sono uno dei cinque componenti della Commissione Osservatorio Siti Internet dell'Unione Italiana Ciechi, seguo i problemi di accessibilità in relazione all'ipovisione dalla fine del 2000, quando fu organizzato questo gruppo di lavoro.

La consapevolezza che Internet poteva dare ai disabili visivi orizzonti nuovi in termini di integrazione sociale e culturale, ci ha spinti subito a ricercare contatti con gli addetti ai lavori per sensibilizzarli a modificare verso l'accessibilità i siti gia' costruiti e aiutare chi si accingeva a voler programmare un nuovo sito con la prerogativa di costruirlo accessibile e nel rispetto delle raccomandazioni del W3C.

La consapevolezza di quanto può offrire questo nuovo mondo, in termini di autonomia e comunicazione, ha spinto la nostra associazione a mettersi in discussione per dare una mano a capire i problemi dei disabili visivi e non solo.

Nacque così il Gruppo O.S.I. costituito ufficialmente nella primavera del 2000, per espressa volontà dell'Unione Italiana Ciechi, con un reclutamento di decine di volontari, utenti del web, tra vedenti, non vedenti ed ipovedenti, allo scopo di avviare un monitoraggio di accessibilità di siti ritenuti di pubblica utilità.

Dopo un periodo di rodaggio durante il quale venivano intraprese alcune iniziative concrete tra le quali una relazione circa la situazione dei siti di pubblica utilità, l'Unione Italiana Ciechi decise di dare una struttura più organica ed istituzionale per meglio affrontare la problematica, costituendo cosi l'attuale Commissione OSI, rappresentata da: Francesco Alborghetti, Gaetano Contestabile, Nunziante Esposito, Giuseppe Fornaro e Massimiliano Martines. Tale organo coordina, partecipa all'attività del Gruppo e tiene i contatti con i web master e le istituzioni esterne.

La Commissione OSI, coadiuvata dal gruppo di osservatori volontari, ha come obiettivi primari quello di fornire una prima consulenza e di collaborare con i web master che intendono apportare modifiche al proprio sito per migliorarne l'accessibilità.

L'ipovisione ed internet

Concetto Generale di ipovisione

L'ipovisione è una forte riduzione dell'acuità visiva causata da patologie sia infettive che genetiche o procurata da altre malattie che non coinvolgono direttamente l'apparato visivo L'individuo che si trova ad affrontare tale situazione è sottoposto ad una continua ricerca per trovare la condizione ottimale, in modo tale da sfruttare a pieno il residuo visivo.

Questo concetto si applica sia alla visione ambientale, sia a quella ravvicinata. Non bisogna dimenticare che il processo sopra descritto, si realizza in maniera direttamente proporzionale, in relazione alle condizioni ambientali esterne che la persona si trova ad affrontare in quel determinato momento.

L'approccio del web nei confronti dell'ipovedente

Se si desidera progettare una pagina che sia fruibile anche da coloro i quali hanno un forte deficit visivo, bisognerà tenere conto di un concetto fondamentale, che è quello di "dividere" l'ipovisione in due macro aree: gli ipovedenti meno gravi e gli ipovedenti più gravi.

I primi con ogni probabilità hanno una buona visione ambientale, ma fanno fatica a vedere a distanza ravvicinata, i secondi hanno grosse difficoltà sia nella visione ambientale che in quella ravvicinata. Generalmente utilizzano uno strumento assistivo, hanno un tipo di patologia composita e magari hanno più difetti collaterali.

Nel mezzo di queste due macro categorie vi sono situazioni e condizioni davvero differenti.

Con molta probabilità vi sono soggetti che utilizzano occhiali molto spessi, oppure usano l'accesso facilitato di Windows o dei browser e magari le combinazioni di entrambi accoppiate a risoluzioni di schermo molto basse.

Capire queste differenze è molto importante per cercare di progettare un sito "accessibile" . Vedremo nei paragrafi che seguono alcune indicazioni per aiutare a tradurre nel concreto il concetto di accessibilità.

La progettazione

Vorrei porre l'accento sulla questione della progettazione del sito. Nel paragrafo precedente accennavo circa l'esigenza di coloro i quali utilizzano una risoluzione di schermo molto bassa o le opzioni facilitate del sistema operativo e dei browser.

La tendenza attuale è quella di utilizzare le animazioni, soprattutto di usare caratteri, che non sono di derivazione testuale, quindi facilmente trattabili a livello client; bensì si utilizzano caratteri di derivazione grafica.

Un altro ostacolo alla personalizzazione è rappresentato dall'utilizzo dei caratteri testuali in dimensioni fisse. Queste soluzioni purtroppo precludono in maniera inesorabile la possibilità di adattare il sito alle proprie esigenze tramite l'utilizzo dell'accesso facilitato del sistema operativo e del browser.

Un altro esempio di difficoltà, è rappresentato dall'utilizzo di caratteri di dimensioni differenti nella medesima area del sito, questo provoca un continuo adattamento all'occhio o addirittura la perdita d'informazione da parte del navigatore.

Un altro punto di inaccessibilità è lo scarso utilizzo del mouseover e visited. Questi strumenti possono rappresentare un riferimento per gli ipovedenti che utilizzano un carattere più grande o una risoluzione di schermo bassa, lasciando inalterati i colori.

In questo caso bisogna progettarli in maniera accurata, in linea generale lo sfondo e il testo del mouseover deve essere antitetico rispetto al contesto circostante.

Il web ideale

Generalmente, chi ha carenze visive si serve di monitor di dimensioni 17" - 19 pollici", utilizza caratteri grandi e utilizza una risoluzione video molto bassa.

Per agevolare la lettura delle pagine web agli ipovedenti, sono necessarie tre condizioni:

  1. L'utilizzo di caratteri la cui struttura risulti poco complicata (Arial, Times New Roman, Verdana, Century Gothic)
  2. Sfondi che siano contrastati rispetto al carattere del testo
  3. Evitare di porre gli oggetti ed i link in posizione troppo ravvicinata tra loro.

La scelta dei font

I caratteri che bisognerebbe evitare accuratamente sono tutti quei font la cui struttura risulti complicata da decifrare da parte dell'occhio, come ad esempio: Impact, Juice, Matisse, Rockwell e simili, quelli stilizzati, per esempio: Matura, Snap, Matisse ITC, Lucida Handwriting e simili.

Il ragionamento induttivo potrebbe portare ad una soluzione abbastanza semplice: usiamo caratteri in grassetto in modo che possano stagliarsi rispetto allo sfondo. Purtroppo non è sempre la soluzione azzeccata. Facciamo un esempio: chi è affetto da quelle patologie che colpiscono la funzionalità dell'occhio che è deputata a discriminare i contorni delle cose risulterà davvero difficile per il soggetto distinguere il carattere. Alla fine la persona percepirà una massa unica e di conseguenza non distinguerà la lettera.

Per cercare di andare incontro a questo problema, bisogna adottare una serie di accorgimenti combinati e molte volte una sola soluzione non è sufficiente.

Gli sfondi

Un' attenzione particolare deve essere posta quando si deve affrontare la questione dell'utilizzo degli sfondi. Il contrasto derivante da una combinazione studiata in modo appropriato consente agli ipovedenti o a chi ha difficoltà di riconoscimento dei colori di leggere agevolmente il contenuto della pagina.

Bisogna sottolineare che, l'utilizzo di sfondi fluorescenti se da un lato danno la sensazione di risolvere il problema, dall'altro rendono assolutamente inaccessibile il sito, in quanto questi colori complessi sollecitano quella funzione dell'occhio che proprio a causa del difetto non opera correttamente.

Strumenti assistivi per gli ipovedenti ed il web

Prima di addentrarci nelle problematiche che devono affrontare le persone che navigano tramite uno strumento assistivo, vorrei spiegare cosa sono e quale è la loro funzione.

Nel corso degli anni gli sviluppatori di terze parti si sono accorti che, Windows ma ancor prima DOS non avevano ed oggi hanno in maniera molto limitata quei tools specifici per far fronte ai difetti visivi. Quindi hanno deciso di sviluppare dei software che da un lato potessero colmare questa mancanza e dall'altro fornire delle funzioni peculiari, per trovare una risoluzione al problema.

Così siamo arrivati allo sviluppo di specifici software grazie ai quali è possibile ingrandire lo schermo o porzioni di esso, aggiungere dei punti di riferimento o agire sul puntatore cambiandone la forma, il colore e dimensione. In alcuni casi il software in questione da anche la possibilità di ribaltare i colori esistenti o rendere la visione dello schermo o una parte di esso in negativo, si possono altresì personalizzare i colori, regolare la luminosità e il contrasto dell'area ingrandita.

Infine l'ipovedente può scegliere tra un set di combinazioni di colori che tendono ad esaltare le funzionalità dell'occhio ancora attive.

Alcune versioni sono dotate di una sintesi vocale che legge il contenuto dello schermo, questo per aiutare l'ipovedente grave nella navigazione e l'orientamento.

Diventa quindi fondamentale progettare un layout che non costringa il navigatore a dover vagare con la lente elettronica, o la superficie ingrandita per trovare l'oggetto, il link desiderato, oppure l'etichetta posta in posizione troppo lontana rispetto al form di compilazione.

In altre parole la disposizione degli oggetti e l'utilizzo di caratteri più uniformi aiuterà il soggetto ipovedente a navigare con lo strumento assistivo.

L'utilizzo dei fogli di stile e la personalizzazione

La questione dell'utilizzo dei fogli di stile ma soprattutto dare la possibilità di personalizzare il sito nella sua veste grafica e testuale è un opzione importante, che si da ai soggetti ipovedenti che non adottano le misure descritte in precedenza a livello client, perché non sono necessarie per minimizzare la loro problematica.

E' doveroso sottolineare che, tale soluzione può essere efficace a condizione che il tool sia progettato in maniera flessibile, che permetta cioè una forma di personalizzazione spinta da parte del navigatore e che la progettazione del "sito standard" preveda le misure descritte in precedenza. Nel caso contrario questo metodo risulterà essere dannoso, in quanto tende ad ingigantire i problemi del sito standard o crearne altri in fase di personalizzazione.

Conclusione

Sembra paradossale, ma rendere accessibile un sito per un non vedente risulta essere più semplice, perché è "sufficiente" aggiungere delle stringhe di testo alle immagini o alle parti di derivazione grafica durante la compilazione della pagina HTML. A questo punto lo screen reader sarà in grado di interpretare il tutto, indipendentemente dalla posizione fisica dell'oggetto e del suo colore.

Con l'ipovisione il discorso è di gran lunga differente. Bisogna cercare di semplificare le immagini ed i contenuti, in modo da renderli fruibili anche dagli apparati visivi "difettosi".

Per raggiungere questo obbiettivo, come abbiamo visto, bisogna tenere conto di tante variabili: il layout della pagina, i contrasti dei colori, i font dei testi. La struttura dei siti dovrebbe essere flessibile alle varie configurazioni e personalizzazioni che utilizzano gli ipovedenti. Nello stesso tempo bisogna tenere conto delle necessità delle varie aziende o enti i quali devono soddisfare esigenze di marketing, immagine e sicurezza.

So perfettamente che non è un impresa facile, solo con la costante collaborazione delle aziende si possono ottenere risultati egregi. Un esempio in tal senso è il frutto della collaborazione tra la Banca Popolare di Milano e la Commissione Osservatorio Siti Internet dell'Unione italiana ciechi; inoltre si sta lavorando per rendere accessibile il sito di Italgaspiu.

In questi ultimi tempi la sensibilità nei confronti dell'accessibilità è aumentata e abbiamo riscontrato un crescente interesse per la realizzazione di CMS (Content Manager System) che siano in grado di realizzare e mantenere nel tempo siti accessibili. La Commissione OSI ha colto questa importante sfida collaborando con coloro i quali stanno realizzando questi tools:

  • DOMINO S.r.l. www.domino.it.
  • RA COMPUTER S.p.A. www.racomputer.it attuale partner commerciale di FLEX CMP, quest'ultimo progettato da IDEA FUTURA S.r.l. www.ideafutura.com .
  • SITILAB di Michele Forese www.sitilab.com.

La Commissione Osservatorio Siti Internet Dell'Unione italiana dei Ciechi è disponibile per qualsiasi consiglio o consulenza.

Per la consultazione dei report visitare l'indirizzo internet: http://www.uiciechi.it/osi/

Prelievo della presentazione di Massimiliano Martines in formato Power Point

Massimiliano Martines
per La Commissione Osservatorio Siti Internet
dell'Unione Italiana Ciechi

commissioneosi@uiciechi.it http://www.uiciechi.it/osi/