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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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Webbit

Padova, 09/05/2003

Il discorso accessibilita' al Web, e' stato iniziato dall'Unione Italiana Ciechi nella primavera del 2000, quando pervenne dagli associati una forte protesta perche', con la crescita nell'utilizzo della grafica, i siti diventavano sempre piu' inaccessibili.

Il Presidente, prof. Tommaso Daniele, e la Dirigenza Nazionale, chiamarono subito a raccolta gli associati gia' informatizzati, dando loro l'incarico di controllare una certa quantita' di siti di pubblica utilita' per avere il polso della situazione.

I risultati di questa indagine molto superficiale, non furono disastrosi, ma evidenziarono che i siti controllati, pur essendo piu' del 50% usabili, solo pochi risultarono avere un grado di accessibilita' sufficiente e nessuno risulto' essere accessibile in modo completo.

Durante il seminario che si tenne a Palermo nel febbraio 2001, il Presidente UIC, prof. Tommaso Daniele, rendendosi conto dell'importanza che poteva rivestire il Web nella formazione dei disabili visivi, decise di istituire un gruppo di volontari da preparare e utilizzare per agevolare i Web-master nella costruzione dei siti Internet.

I volontari, circa una quarantina, sono coordinati da un gruppo di cinque persone che costituisce la Commissione OSI e che tiene i contatti tra il Gruppo ed i Web-master.

Questa Commissione Nazionale dell'Unione Italiana Ciechi, gia' formata con un corso di HTML mirato all'accessibilita', sta' fornendo consulenza ai Web-master a partire dalla fine del 2001. Inoltre detta commissione ha chiesto ed ottenuto un corso per tutti i componenti del Gruppo OSI, corso che sta' tenendosi on-line, sul sito dell'I.RI.FO.R. struttura tecnica dell'UIC.

L'opera di sensibilizzazione che l'Osservatorio Siti Internet sta' portando avanti a 360 gradi, partecipando il piu' possibile e nei limiti gestionali imposti dai bilanci associativi a tutte le manifestazioni dedicate all'accessibilita', ha contribuito moltissimo a cambiare la mentalita' degli addetti ai lavori. Per questa offerta di monitoraggio a titolo gratuito e per conto dell'UIC, ha fatto si' che molti Web-master si rivolgessero alla Commissione OSI, contattabile all'indirizzo di posta elettronica: commissioneosi@uiciechi.it, per far monitorare i siti di loro pertinenza, sia per modificarli, sia per farne un restyling completo.

Tra le societa' con le quali ancora oggi si sta' collaborando per il rifacimento dei siti citiamo Italgas+, tim, Banca Popolare di Sondrio e Banca Popolare di Milano. Con quest'ultima societa', il rapporto di collaborazione e' iniziato da circa 15 giorni e si sta' ancora mettendo a punto la strategia da adottare per la collaborazione durante la costruzione di un sito di home banking.

L'argomento Banche, e' emerso con tutti i suoi problemi nel 2002, quando contattando alcune banche tra cui BNL e Banca Intesa, per problemi che nostri associati avevano come clienti di queste societa', ci rendemmo conto che non c'era molta propensione a modificare in modo accessibile questi siti. Infatti, tranne la promessa di rendere accessibili i loro siti quando in futuro ci sarebbero state delle ristrutturazioni, altro non potemmo ottenere.

Non essendoci ne' il decreto Stanca, ne tantomeno leggi applicabili o proposte come quelle attuali, l'unica strada praticabile in quel momento ci parve quella di far avvenire un contatto tra la nostra associazione e quella delle banche. Questo contatto c'e' stato ed ha generato un rapporto di collaborazione che mira a creare per ogni banca associata uno sportello bancario accessibile a tutti i disabili. I primi contatti ci saranno a breve e si comincera' a monitorare i siti, secondo le richieste che ci perverranno dalle banche che hanno aderito al Gruppo di lavoro.

Per le pagine gia' esistenti, si fara' in modo di renderle accessibili o, se non e' possibile, si potra' costruire le pagine ex-novo, partendo dalle nostre indicazioni.

Ora, dopo il decreto Stanca e le proposte di legge Campa-Palmieri e successive di altri parlamentari, tutto sembra piu' semplice e la strada pare avere imboccato la discesa.

Speriamo che non sia solo l'entusiasmo prodotto dalla dichiarazione dell'anno europeo del disabile e che a produrre una svolta nella mentalita' dei programmatori Web, molto restii a rinunciare a tutti quei mezzi che tendono a catturare l'attenzione dei navigatori, sia dovuta all'aver compreso che fare un sito accessibile non significa rinunciare alla grafica di abbellimento.

La Commissione OSI si sta' dedicando prevalentemente ai rapporti con i responsabili dei siti bancari, sicuri di avere risposte positive che forniranno ai disabili in generale e quelli visivi in particolare, un servizio che fara' guadagnare molta della privacy che fino ad ora ci viene preclusa, in assenza di parenti molto stretti.

A parte la privacy, avendo noi disabili molte difficolta' per gli spostamenti, avere a portata di tastiera un servizio come quello di home banking, fara' sentire un poco in meno le difficolta'.

Era da tempo che stavamo chiedendo di poter avere dalle banche dei siti accessibili e dopo la bella esperienza di collaborazione che stiamo avendo con la Banca Popolare di Sondrio per il progetto scrigno facile, possiamo dire che quello che noi abbiamo sempre pensato, non solo e' praticabile, ma fornisce anche ai costruttori dei siti delle indicazioni per esportare le modifiche dello sportello di home banking a tutto il sito.

Siamo consapevoli che un sito bancario non e' come quello di una comune societa' di servizi e per questo stiamo profondendo tutto il nostro impegno di volontari affinche' si elimini dal Web questa ennesima barriera.

Il nostro rapporto di collaborazione con lo staff della Banca Popolare di Sondrio, consiste nel testare il sito subito dopo averne modificato una parte e, dopo nostro parere favorevole, proseguendo le modifiche e i test.

per renderlo accessibile in ogni sua parte. Ora siamo in conclusione e se il test finale dara' esito positivo, il sito ScrignoFacile sara' aperto a tutti e tutti potranno provare la demo cosi' creata che servira' anche ai disabili per provare tutte le funzionalita' come se fossero vere. Infatti solo quando si conferma l'ultimo comando la procedura ritorna il messaggio che spiega di non aver realmente eseguito l'operazione essendo il servizio una demo.

Questo lavoro intendiamo portarlo avanti per tutte le banche che ce ne faranno richiesta, anche se nel frattempo stiamo fornendo con tutto il Gruppo OSI altri test di siti secondo l'ordine cronologico di richiesta pervenutoci.

Un altro settore cui dobbiamo dedicare il nostro lavoro sono i siti di e-commerce, essendo anche questi una fonte da cui poter attingere una buona dose di autonomia. tranne che per due siti, per i quali ci fu richiesto da un nostro associato un intervento per un test, di cui fornimmo ai responsabili i risultati, non ci siamo ancora dedicati sistematicamente a questi siti che sono per lo piu' privati.

Per avere una idea di cosa facciamo e come testiamo i siti facciamo presente:

  1. I componenti del Gruppo OSI (Osservatorio Siti Internet) sono organizzati in sottogruppi di lavoro comprendenti non vedenti, ipovedenti e vedenti.
  2. Che ci siamo dotati di una scheda riassuntiva dei punti e delle cose da controllare su tutte le pagine del sito, oggetto di test, che i vari componenti dei sottogruppi di lavoro utilizzano per dare alla Commissione la possibilita' di scrivere una relazione riassuntiva delle cose che non vanno ed inviarla ai responsabili dei siti richiedenti il test.
  3. Vengono eseguiti i test prima con gli ausili normalmente utilizzati, per poi analizzare il codice HTML, alla ricerca di tutti i tag che non permettono agli screen-reader di poter interpretare e rendere in voce quello che e' stato programmato.

Siamo consapevoli che il percorso da fare e' duplice e concomitante, sia da parte di chi produce gli screen-reader, sia da parte di chi progetta i siti.

Pero', se per i costruttori di siti possiamo indicare le specifiche WAI del consorzio W3C e le circolari Bassanini ed AIPA, non c'e' da fare molto per gli screen-reader. Per questi ausili tifloinformatici software, al fine di poterli aggiornare, occorrono le specifiche dei programmi, soprattutto quando non si utilizza una grafica standard, e che, purtroppo, non tutti i programmatori forniscono facilmente.

Siamo convinti che poco alla volta e tra non molto tempo, convergendo queste due azioni, avremo una situazione tale da non avere piu' problemi di accessibilita'.

Speriamo di non farci troppe illusioni e che le leggi in cantiere anticipate dal decreto del ministro Stanca, facciano il resto.

Una ulteriore precisazione vogliamo fornirla per evitare di sentire qualcuno dire cose del tipo "non e' possibile pensare che i disabili e l'accessibilita' significa riferirsi ai disabili visivi".

Pur essendo la nostra disabilita' qualcosa di molto penalizzante per diversi aspetti della vita sociale, noi non pensiamo ne' di dover essere preferiti, ne' pensiamo che un sito reso accessibile a noi sia poi accessibile a tutti. Per questo motivo, la nostra associazione ci ha fatto studiare l'HTML con riferimenti all'accessibilita' che ci consente di analizzare anche il codice e farci capire fino a che punto il sito oggetto di test sia accessibile e rispondente alle specifiche WAI, norme riassunte, a grosse linee, nelle circolari Bassanini ed AIPA.

Con le esperienze accumulate in quasi due anni di attivita', la Commissione OSI, coadiuvata da tutto il Gruppo OSI, secondo quanto predisposto dalla Direzione Nazionale dell'Unione Italiana Ciechi, fornira' consulenza ai Web-master al fine di rendere accessibili i siti di pubblica utilita' utilizzando dei test reali con i mezzi posseduti dai componenti del Gruppo OSI, che essendo sia di nuova generazione, sia meno moderni, forniscono realmente le difficolta' di navigazione oltre a fornire i dati del non rispetto delle norme e raccomandazioni sull'accessibilita'.

Con questo non si vuole per niente sminuire l'importante ruolo di controllo che svolgono i validatori automatici che, pur fornendo un valido aiuto per chi comincia a costruire siti con la prerogativa dell'accessibilita', non sostituiscono in toto la navigazione reale con mezzi tifloinformatici come possono essere gli screen-reader e i software ingrandenti utilizzati dai disabili visivi.

Quindi, siamo consapevoli dell'enorme lavoro che ci aspetta, sopratutto dopo gli sviluppi che sta' avendo la legislazione sull'accessibilita', ma sicuri di fare un ottimo servizio per tutti i disabili, ci dichiariamo pronti alla sfida e aspettiamo i Web-master che vorranno avvalersi del nostro contributo.

Per poter avere una panoramica sul lavoro gia' svolto e quello che e' in corso di svolgimento, con le relazioni riportanti il giudizio complessivo del sito testato e relativa data di riferimento, si consiglia di visionare il sito: http://www.uiciechi.it/osi


Al fine di ottenere una consulenza e intraprendere una collaborazione fattiva con il Gruppo OSI, scrivere a: commissioneosi@uiciechi.it

Nunziante Esposito
per la Commissione Osservatorio Siti Internet
dell'Unione Italiana Ciechi

commissioneosi@uiciechi.it http://www.uiciechi.it/osi