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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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presentazione della verifica soggettiva e metodologie di valutazione

Nunziante Esposito della Commissione OSI (Osservatorio Siti Internet dell'Unione Italiana Ciechi)

SMAU e Academy

Milano, 23 Ottobre 2005, ore 15,00

Oggigiorno, tra gli addetti ai lavori di internet, è scoppiata la moda dell’accessibilità, tutti si improvvisano valutatori, anche se, in verita', non tutti a pieno titolo e con le competenze dovute.

Il problema dell'accessibilita' ai siti Internet, e' un argomento molto caro ai disabili visivi, perche', pur potendo potenzialmente usufruire degli innumerevoli servizi che la rete offre, incontrano barriere insormontabili che impediscono loro l'accesso alle fonti di informazione.

Per sensibilizzare Web-master e web-designer e convincerli a costruire siti con caratteristiche tali da non risultare l'ennesima barriera per i disabili, questa volta culturale, l'Unione Italiana Ciechi si e' attivata organizzando un Gruppo di volontari disabili della vista che, coadiuvato da vedenti, sta offrendo dal 2001 il proprio contributo ai web-master, offrendo gratuitamente dei test su richiesta.

La richiesta di test puo' essere inoltrata alla Commissione OSI, contattabile all'indirizzo di posta elettronica: commissioneosi@uiciechi.it.

Dopo l'entrata in vigore della legge Stanca e la pubblicazione del decreto attuativo, stiamo riorganizzando le schede di valutazione dei siti nel rispetto dei 22 requisiti stabiliti da questa legge.

Comunque, per non prendere abbagli, prima di parlare di accessibilita', occorre avere chiaro il concetto di utilizzo del computer da parte di un disabile visivo. Senza queste informazioni, si rischia di non comprendere il problema.

Infatti, ancora oggi la gente rimane stupita quando sente che un disabile visivo usa il computer, non ne parliamo quando sente che naviga su Internet. Purtroppo, spesso a meravigliarsi sono anche gli addetti ai lavori, compresi web-master e web-designer.

Quindi, per prima cosa, vediamo quali tecnologie assistive sono usate daidisabili visivi, per quanto concerne l'uso del computer.

Non vedenti:

  • Lo screen-reader munito di sintesi vocale incorporata od anche esterna. E' un software che un non vedente puo' installare anche autonomamente.
  • Sintesi vocale comandata dallo screen-reader. Puo' essere software o hardware.
  • Display braille, componente hardware, anch'esso comandato dallo screen-reader.

Quindi, il cuore di tutto e' lo screen-reader. Infatti, questo software e' un interprete grafico che invia il testo e tutto quanto leggibile sul monitor, alla sintesi vocale che lo trasforma in voce, oppure al display braille che lo trasforma in scrittura braille leggibile con le mani, su cellette piezo-meccaniche.

Ipovedenti:

Per le problematiche degli ipovedenti, oltre alle impostazioni di accesso facilitato messe a disposizione dal sistema operativo e dai browser, vengono usati gli ingranditori software (Magnifier), di cui i piu' usati sono Zoomtext e Magic.

Questi strumenti indispensabili per gli ipovedenti gravi, possono essere anche muniti di sintesi vocale incorporata, attivabile all'occorrenza, che aiuta soprattutto nella lettura di testi lunghi.

I problemi dell'ipovisione, da estendere a coloro che non hanno i comuni 10 decimi come ad esempio gli anziani o chi soffre di lievi disturbi della vista, talvolta sono piu' difficile da risolvere rispetto ai problemi per i non vedenti.

Quando non si rispettano le regole di accessibilita', queste tecnologie assistive non riescono a fornire fedelmente tutte le informazioni che, talvolta, vengono ignorate parzialmente e, nei casi piu' gravi, totalmente, impedendo al disabile visivo l'accesso al sito.

L'accessibilita' alle risorse che offre internet per i disabili, ed in particolare per un disabile visivo, e' diventata una priorita' assoluta, cosa di cui si sono accorti anche i politici, tanto che e' stata varata una legge sull'accessibilita', approvata all'unanimita'.

Avere Internet accessibile significa poter fruire di innumerevoli servizi, che senza le nuove tecnologie venivano puntualmente demandate ad altri o, nella migliore delle ipotesi, eseguiti con l'aiuto di altri.

Con l'uso del computer abbinato alla rete internet si puo' fare acquisti on-line, tenere i rapporti con la propria banca, accedere alle informazioni dei maggiori media, accedere alla cultura, accedere direttamente alle universita' e alle loro banche dati, eseguire ricerche e, non trascurabile, tenere i rapporti interpersonali per la socializzazione, senza avere il bisogno di spostarsi da casa, con tutti i problemi che gli spostamenti comportano per un disabile visivo.

Gia' oggi, quindi senza aspettare domani, se Internet fosse completamente accessibile, quanto appena detto sarebbe realta' e non un grosso punto interrogativo ad ogni accesso tentato.

L'unica cosa che si sta' sviluppando da poco tempo, sono i corsi universitari on-line che daranno una grossa mano ai disabili visivi che domani vorranno frequentare un corso di laurea, anche se non tutte le universita' forniscono siti accessibili.

Siamo consapevoli che oltre alla programmazione di Internet accessibile, abbiamo bisogno di tecnologia assistiva adeguata, ma non pensiamo che i produttori di tecnologia assistiva riusciranno a tenere il passo con le evoluzioni tecnologiche se non vengono stabilite delle regole come sta' cercando di fare la legge Stanca, di cui l'Italia si e' ormai dotata.

Dopo aver detto di cosa si serve un disabile visivo per accedere al computer e alla rete Internet, in modo molto semplice si puo' dire quello che sulle pagine web impedisce di usufruire dei contenuti con le tecnologie assistive, anche se solo la verifica pratica fornita da un disabile puo' dare la certezza che su una pagina non esistono problemi.

Per fare in modo che lo screen-reader ed il magnifier funzionino correttamente fornendo esattamente tutto quello che e' presente sul monitor, il sito deve essere costruito in modo tale che l'interpretazione di tutte le informazioni avvenga in maniera fedele, senza perdere nulla di quello che il sito contiene. Nel caso contrario, il navigatore disabile visivo nella migliore delle ipotesi perderà l’orientamento, ma il piu' delle volte non potrà accedere al sito. Quando il web master costruisce il sito deve tenere conto di queste variabili, ponendo l’attenzione su alcune cose di estrema importanza. Vediamo di seguito quali sono.

per un non vedente:

  1. Etichettare le immagini in maniera comprensibile e corrispondente a quanto riportato sullo schermo, avendo cura di inserire, per cose da descrivere, il tag long Desk che consente descrizioni piu' lunghe ed adeguate.
  2. Se si utilizzano elementi grafici nei link o nei bottoni significativi, immettere del testo alternativo nell'apposito attributo del tag IMG (ALT="testo descrittivo").
  3. non utilizzare tecnologie flash, in quanto gli screen reader meno recenti e i browser testuali non riescono ad interpretare questo tipo di tecnologia, mentre gli ultimi realizzati la interpretano male.
  4. non utilizzare tabelle nidificate nel caso si voglia visualizzare elenchi o dati. In alcuni casi di visualizzazione personalizzata o per i browser testuali, si potrebbero sovrapporre gli elementi della pagina nascondendo addirittura gli stessi link.
  5. nei form di compilazione i campi devono essere etichettati in maniera corretta, soprattutto se si usano i tag Label.
  6. la struttura del sito non deve essere costruita a frame in quanto gli screen reader testuali non la interpretano correttamente.
  7. le pagine del sito devono sempre riportare il link al contenuto della pagina, soprattutto se il menu di navigazione e' molto grande.
  8. tutti i comandi del sito sia essi di navigazione o di attivazione di procedure devono poter essere gestiti da tastiera.
  9. i pulsanti radio devono avere l’indicazione del comando che producono, leggibile in modo coretto durante la selezione, soprattutto se si usano tag label.
  10. Se si usano testi nei campi editazione per descrivere il dato da immettere, fare in modo che il testo presente si cancelli appena si accede al campo editazione, evitando di usare script per la cancellazione. Se non e' possibile cancellare in automatico il testo, e' preferibile non usare il Value o inserirlo vuoto.
  11. Non utilizzare Javascript o altri tipi di script, poiche', con i browser testuali o se l'utente decide di disattivare gli script per sicurezza, si impedisce di usufruire di tutto quello che tali script veicolano.
  12. Inserire i tag per l'interpretazione della lingua in quanto gli ultimi screen-reader gia' riescono a leggere nella lingua impostata.
  13. Inserire i significati espliciti di abbreviazioni ed acronimi perche', anche questi , gia vengono correttamente interpretati dagli ultimi screen-reader.
  14. Evitare di inserire testo alternativo anche per i grafici di separazione del contenuto della pagina come ad esempio "linea tratteggiata", "freccia", " puntini neri" ecc. ecc.
  15. Quando si usano le accesskey, evitare di usare questo comodo comando per tutti i link, inserendolo essenzialmente ai link principali occorrenti per una piu' rapida navigazione, come ad esempio la home page, la mappa, il motore di ricerca, e qualche altro di importanza per il sito. Se tali comandi vengono inseriti su tutti i link, possono solo generare confusione.

Speriamo che le prossime direttive internazionali regolamentino l’uso di nuove tecnologie nella costruzione di siti internet,che comunque non garantiscono la sua accessibilità (vedasi le animazioni flash).

Quanto appena detto e' la lista dei principali accorgimenti che permettono ad un non vedente di poter usufruire dei contenuti di un sito con un grado sufficiente di accessibilita'.

Per un ipovedente:

  1. Scritte in movimento.
  2. Colori sfumati.
  3. Testi di derivazione grafica non adattabili con i comandi del proprio sistema operativo e del Browser.
  4. Sfondi che sono molto simili al testo.
  5. Oggetti molto vicini tra loro.
  6. Campi editazione molto piccoli.
  7. Struttura del layout complicata, con pagine formattate in modo diverso per le parti che la compongono.
  8. Dimensioni fisse che impediscono un ingrandimento corretto delle pagine e degli elementi che le compongono.
  9. Utilizzo di font luccicanti.
  10. Tipi di caratteri che, per la loro struttura sono di difficile decifrazione, senza usare il grassetto che talvolta peggiora la situazione.

Questi non sono tutti gli ostacoli che precludono l'accesso alle informazioni o ai servizi contenuti su un sito, ma sono i peggiori per gli ipovedenti.

Dobbiamo anche sottolineare che l’accessibilità in senso assoluto per un soggetto ipovedente non esiste, in quanto le variabili in gioco sono davvero troppe, però se assistiti da una verifica soggettiva, si puo' sicuramente raggiungere un buon compromesso tra le esigenze dei web designer e degli ipovedenti.

Per qualsiasi tipo di sito, come gia' detto, la certezza che tutto sia accessibile, la fornisce solo un test eseguito direttamente dai disabili, soprattutto per le pagine interattive. Infatti, sono proprio i form ad essere i punti piu' ostici per fornire l'accessibilita'.

Infatti, i problemi spesso, invece di essere risolti dai web-master, vengono aggirati.

La verifica soggettiva va fatta seguendo verifiche incrociate tra ipovedenti, non vedenti e vedenti e seguendo un certo ordine.

Per questo motivo, il Gruppo OSI e' stato suddiviso in sottogruppi al cui interno ci sono le tre tipologie di osservatori.

Ogni componente esegue il lavoro del suo sottogruppo compilando una scheda appositamente predisposta per il controllo di specifici punti delle pagine del sito.

Tutte le indicazioni inserite nelle schede vengono raccolte dai componenti della Commissione OSI che, redatta una relazione complessiva, la inviano al Web-master che ne ha richiesto il test.

Non c'e' una procedura particolare per eseguire un test, ma, da disabile visivo, si esegue prima una navigazione normale con accesso a varie pagine del sito, per poi passare ad un'analisi accurata prima della home page, eseguendo confronti di codice con le altre pagine interne, infine si analizzano tutti i punti interattivi come il motore di ricerca e tutti quei form, se presenti, per i quali se ne valuta l'utilizzo anche con un browser testuale.

Ogni osservatore procede cercando i punti di inaccessibilita' secondo l'ordine inserito nella scheda da compilare, mentre il coordinatore del sottogruppo, componente della Commissione OSI, oltre a compilare lui stesso la scheda, esegue accuratamente il controllo del codice.

Ci sono nel Gruppo OSI anche dei Web-master affermati e vedenti che forniscono analisi accurate, utilizzando gli strumenti di verifica automatica che il Web mette a disposizione, verifica che viene eseguita anche dagli stessi componenti della Commissione.

I software che controllano l'accessibilita' di un documento HTML singolo, di gruppi o un intero sito, sono di importanza fondamentale per un Web-master durante lo sviluppo di un sito. ovviamente le verifiche vengono eseguite automaticamente, senza tener conto di valutazioni soggettive che un disabile puo' eseguire con gli ausili che utilizza.

Le risposte sono spesso da prendere con le pinze poiche' possono essere rilevati errori di codice che in pratica non pregiudicano l'accessibilita', ed altre volte, molte volte, pur confermando una accessibilita' tripla A per un sito, lo stesso sito risulta inaccessibile.

Un esempio per tutti:

se un Web-master riceve un errore che mancano i testi alternativi alle immagini, per non avere l'errore, inserisce gli attributi richiesti.

Quando ripete il controllo e il validatore automatico non fornisce piu' l'errore, ammesso che era solo quello, di ritorno riceve la validazione con tripla A.

Pero' in pratica, se gli alternate sono stati inseriti vuoti, il disabile visivo non sapra' mai cosa rappresenta quella immagine e se, per caso, si tratta di immagini usate come ancore per i link, il disabile visivo non sapra' mai quei link dove portano.

Contrariamente, web-master troppo precisi nell'utilizzare questo elemento, inseriscono descrizioni accurate anche agli elementi grafici di separazione, generando un fastidioso disturbo nella lettura.

Ci preme sottolineare che, se il Web-master non avesse questi strumenti, sarebbe ancora piu' difficile poter pensare all'accessibilita', anche se, per dichiarare un sito veramente accessibile, la certezza la puo' dare solo una validazione umana.

Gli strumenti automatici piu' usati per controllare i siti, sono Bobby e Torquemada, anche se strumenti analoghi si trovano anche sul sito americano del W3C.

La Commissione OSI si avvale di questi strumenti, ma i risultati per noi sono solo un riferimento, confidando solo dei controlli che eseguiamo, sia con tecnologia assistiva aggiornata alla ultima release, sia con quella datata, eseguendo anche un controllo con un browser testuale e, precisamente, usiamo l'arcinoto Lynx.

Tutti questi controlli occorre eseguirli con diverse versioni di tecnologia assistiva solo per avere la certezza che tutti possono accedere al sito che si sta' controllando.

Alle prese ogni giorno con i controlli di pagine HTML, pur consapevoli che di accessibilita' completa non ne troviamo quasi mai, possiamo tranquillamente affermare che rispetto a 4 anni fa, quando e' iniziata per il Gruppo OSI questa bella sfida, la situazione è notevolmente migliorata.

Non troviamo una quantita' elevata di siti completamente accessibili, ma il miglioramento in senso generale c'e', anche se ancora ci sono sacche di resistenza nell'utilizzo di tecnologia flash, che rappresenta, in senso assoluto, la peggiore cosa per chi utilizza tecnologia assistiva.

Pensiamo che il miglioramento e' dovuto alla grossa opera di sensibilizzazione che, assieme a noi, stanno facendo anche altre organizzazioni come, ad esempio, IWA Italia, FucinaWeb, Il sito di Michele Diodati ed altre organizzazioni di web-master e Web-designer, fornendo esempi sui loro siti e nelle manifestazioni dedicate cui partecipano.

I siti con insignificanti problemi di accessibilita' e dei quali, per alcuni, abbiamo fornito la nostra collaborazione per il raggiungimento dello stato attuale, sono quello del Governo, i siti di Banca Popolare di Milano, Banca popolare di Sondrio, il sito IMPS, il sito Italgaspiu, la parte accessibile di Tim, in parte il sito della Polizia di Stato, il sito di Diodati e, perche' no, anche il sito dell'unione Italiana Ciechi.

Certamente quelli menzionati non sono i soli ad essere accessibili, ma sono quelli con i quali ci confrontiamo tutti i giorni per l'utilizzo che ne facciamo.

Con le norme attuative della legge Stanca, ammesso che non si faccia come per tutta quella miriade di leggi che ci sono e non vengono applicate, dovremmo avere almeno per la pubblica amministrazione un grado di accessibilita' dei siti sufficiente a permettere ad un disabile visivo di accedere con semplicità ai servizi offerti dai siti della PA.

Abbiamo tutti il dovere di continuare ad affiancare a questa legge l'opera di sensibilizzazione sin qui prodotta, oltre a restare sempre all'erta, segnalando tutti gli abusi all'Italiana che sicuramente non mancheranno.

La Commissione OSI restera' sempre vigile e sara' sempre pronta a dare battaglia, ove ne ricorressero le condizioni.

Tutti coloro che si occupano di accessibilita' seriamente, sanno benissimo che se il sito si costruisce ex-novo, non si spende niente in piu', anzi, se la costruzione avviene con i moderni criteri di separazione dei contenuti dal layout grafico del sito, si risparmia nella manutenzione e nelle modifiche, quindi, perche' costruire siti inaccessibili?

L'uso dei CSS, i cosiddetti fogli di style, consente inoltre la personalizzazione dei siti, opportunita' in piu' che si puo' offrire agli ipovedenti, categoria che non si limita ai soli disabili visivi, ma accomuna ad essi anche gli anziani e chi ha difetti lievi di vista.

Siamo consapevoli, dopo tutta l'esperienza fatta sin qui, che fare accessibilita' in un sito gia' costruito non e' una cosa semplice anche se non impossibile. Talvolta i problemi sono tanti e tali che e' meglio ricostruire il sito. Nella maggior parte dei casi si possono apportare tutte quelle migliorie atte a rendere il sito il piu' accessibile possibile, in attesa di sviluppi e rifacimenti futuri.

Ci sono anche moltissimi siti che possono diventare accessibili con uno sforzo minimo, ma siamo sempre alle solite, se si vuole alla fine si puo', ma se non si vuole .......cosa ci possiamo fare?

Confidiamo nella legge e in seguito si vedra' i da farsi, ammesso che, come si diceva prima, non si finisce per non applicarla.

La Commissione OSI restera' sempre attenta, cercando di non far disattendere questa legge tanto agognata ed ormai certezza per tutti i disabili, non che orgoglio nazionale in campo Europeo.

Non possiamo certamente fermarci qui dopo tutto quanto fatto negli anni precedenti.

Dalla primavera del 2000 di strada ne abbiamo fatta moltissima, guadagnandoci sul campo la stima di cui godiamo.

Il primo traguardo raggiunto e' stato un controllo eseguito su un campione di siti in collaborazione dell'Universita' Roma III, test che hanno prodotto uno studio commissionato dall'allora Commissione AIPA, oggi CNIPA.

Il lavoro che facciamo con la serieta' che ci contraddistingue ci ha fatto tagliare traguardi che mai avremmo pensato di raggiungere.

L'esigenza di guadagno della privacy ci ha portato ad un confronto serio con le banche alle quali, presso l'ABI, abbiamo chiesto ed ottenuto il GDL che ha prodotto le linee guida bancarie gia distribuite a tutte le banche.

Queste, si stanno adoperando tutte per offrire uno sportello di home banking accessibile.

E' stato un grosso traguardo, inizialmente insperato, che restituisce ai disabili visivi la loro privacy.

Ci inorgogliscono i traguardi di accessibilita' ottenuti con i siti di Banca Popolare di Sondrio e Banca popolare di Milano, il sito di Italgaspiu, Gruppo ENI, il sito accessibile di TIM, il sito della Polizia di Stato, in parte il sito della RAI che sono i siti piu' grandi per i quali abbiamo fornito il nostro supporto tecnico per permettere ai Web-master di offrire piena accessibilita'.

In primavera la Commissione OSI e' stata invitata a Redmond (USA), nella sede della Microsoft per spiegare alcuni problemi di inaccessibilita' dei software del colosso informatico.

Ultimamente, a coronamento di tutto il lavoro svolto, i 5 componenti della Commissione OSI sono stati inseriti di ufficio tra i valutatori dell'IRIFOR, organismo tecnico dell'Unione Italiana Ciechi con la prospettiva che tale organismo sara' inserito nell'elenco Nazionale dei valutatori del CNIPA.

Altro traguardo raggiunto e' l'inserimento di Nunziante Esposito e di Massimiliano Martines (componenti della Commissione OSI) nel gruppo di lavoro che sta' testando l'accessibilita' del dispositivo della firma digitale fornita dai vari gestori italiani.

Inoltre, Giuseppe Fornaro e Gaetano Contestabile, anch’essi della commissione OSI, si stanno occupando dei test sui bancomat parlanti, che la maggior parte delle case produttrici producono, cercando di realizzarli direttamente accessibili.

Un altro problema al quale la Commissione OSI si sta dedicando, cercando di risolverlo fornendo collaborazione a due tecnici della materia, e' la compilazione dei moduli forniti in formato PDF.

Molte amministrazioni forniscono moduli in questo formato, quindi, i disabili visivi sono costretti a stamparli e farseli compilare, oltre a farsi indicare il punto dove apporre la firma.

Il tentativo di dare a noi disabili visivi questa pari opportunita', lo stanno eseguendo il Web-master Gioacchino Cipriano e la Dr.ssa Maria Gisel Scanu.

Con la collaborazione della Commissione OSI, per eliminare i punti di inaccessibilita' della pagina html che produce il file PDF, il Web-master Gioacchino Cipriano ha gia' messo on-line una pagina HTML demo (beta), a dimostrazione di come potrebbero essere programmati i moduli per un documento PDF. La demo beta e' raggiungibile all'indirizzo: http://www.networks.it/pdfonline/modulodati.asp

Compilando il form che questa pagina html presenta, form completamente accessibile, quando si da il comando per inviare i dati, si apre Acrobat reader e viene mostrato il modulo PDF direttamente compilato.

Possiamo scegliere a questo punto di stampare il documento o di salvarlo come file PDF.

Nel primo caso dobbiamo sempre farci indicare dove firmare, nel secondo caso,possiamo firmarlo con la firma digitale, gia' in vigore e per la quale la Commissione OSI sta partecipando alla sperimentazione per l'utilizzo di questo strumento giuridico da parte dei disabili visivi.

Contemporaneamente, la Dr.sa Maria Giselle Scanu sta ultimando una demo di un file PDF che, aperto Con Acrobat reader, mostra i campi da compilare come se ci trovassimo su una pagina HTML accessibile.

Compilati i campi abbiamo solo la possibilita' di stampare il file PDF compilato.

Il modulo cosi' prodotto, puo' essere firmato facendosi indicare il punto dove apporre la firma, oppure, scansire le pagine stampate con uno scanner e firmare digitalmente i file prodotti dalla scansione.

Questo secondo metodo di produzione del PDF e' un poco piu' laborioso, ma di pari efficacia e semplicita' d'uso.

La cosa importante per entrambe le soluzioni, trovate da questi due tecnici, e' l'utilizzo del solo Acrobat Reader, software gratuito.

La Commissione sta organizzando una riunione allargata a tutto il Gruppo OSI, da tenersi all'inizio del prossimo anno, al fine di riorganizzare il nostro lavoro alla luce delle norme attuative della legge Stanca.

In questo servizio che forniamo ormai da 4 anni, bisogna essere sempre aggiornati, quindi, e' stato chiesto di recente all'IRIFOR un corso di aggiornamento sulla programmazione delle pagine Web, per poter controllare con la dovuta perizia i siti e fornire i test in modo accurato come abbiamo sempre fatto.

La Commissione OSI ha stilato un documento programmatico per le attivita' di cui si occupa, inviandolo per il vaglio della direzione e del prossimo Congresso, contenente la proposta per rafforzare i servizi forniti e richiedendone di nuovi.

Quello piu' importante, tra i nuovi richiesti, uno studio sull'ipovisione, vista la carenza nella legislatura e nelle raccomandazioni del W3C, per cercare di risalire con accuratezza alle esigenze piu' importanti delle persone con difetti alla vista gravi e meno gravi.

In conclusione, e' nostra speranza poter avere siti sempre piu' accessibili, non per avere dei privilegi che non vogliamo, ma solo per avere la pari opportunita' nell'uso dell'informatica in senso lato, che ci consente di sopperire in parte al nostro handicap.

Nunziante Esposito
per la Commissione Osservatorio Siti Internet
dell'unione Italiana Ciechi

commissioneosi@uiciechi.it http://www.uiciechi.it/osi