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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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Convegno Nazionale “Nuove tecnologie, handicap visivo e pluriminorazione. Accesso alle informazioni, ricerca e strumenti per la didattica. Esperienze e modelli di intervento”

Centro Studi e Riabilitazione “G. Fucà” - Via delle Orchidee, 44 Tirrenia di Pisa, 26 e 27 febbraio 2005

Intervento della Commissione Osservatorio Siti Internet (O.S.I.) Dell’Unione Italiana Ciechi

Sono intervenuti nell’ordine Il dott. Gaetano Contestabile, il Sig. Massimiliano Martines, il Sig. Giuseppe Fornaro e il Sig. Nunziante Esposito.

Hanno presentato una relazione dal titolo: “Come cambierà il web dopo la definitiva approvazione della legge Stanca?”

La commissione OSI, costituita agli inizi dell’anno 2002, rappresenta un organo consultivo dell’Unione Italiana Ciechi. Essa è stata fortemente voluta dal Presidente dell’Unione Ciechi, Tommaso Daniele, che ha sentito l’esigenza di affrontare il problema dell’accessibilità dei non vedenti alle nuove tecnologie, una delle quali è internet.

I non vedenti, grazie agli ausili messi loro a disposizione, hanno la possibilità di usare il computer e quindi di poter accedere alle informazioni presenti sulla rete. Questa possibilità ha una rilevante importanza perché permette una maggiore integrazione sociale e un accrescimento di autonomia per i disabili visivi.

Ma non è tutto poi così facile! Purtroppo ancora troppe barriere occorre superare per ottenere la piena accessibilità. Molto si è fatto e molto di più, speriamo, si potrà fare con la definitiva approvazione della legge Stanca, che con i suoi decreti attuativi, in via di approvazione, darà il volo all’esecutività della legge sull’accessibilità.

Non poche perplessità pone l’efficacia della legge appena citata. Le perplessità sono dovute principalmente alla scarsa punitività che ha nei confronti di coloro che contravvengono ai suoi dettami. Innanzitutto la legge colpisce solo gli enti della pubblica Amministrazione e coloro che offrono pubblici servizi, che dovranno adeguare e quindi rendere i propri siti internet accessibili, ma se questi enti non adeguano il loro sito nessuna sanzione scatterà automaticamente, ma un controllo potrà avvenire solo se vi saranno delle segnalazioni in merito. Altro punto a sfavore della legge è che essa non è finanziata da alcun capitolo di spesa, ciò ne aggrava la sua natura impositoria. A favore dell’efficacia della legge è, invece, la nullità di tutti i contratti stipulati, successivamente all’approvazione della stessa, dagli enti dove non è prevista la creazione di siti internet accessibili.

Dal campo di azione della legge, ne restano fuori, però, tutti i siti privati che offrono servizi al cittadino. Ciò vale per i siti di istituti di credito che offrono il servizio di home banking e per siti di e-commerce.

L’accessibilità di tali siti consente ai disabili visivi di conquistare finalmente quell’autonomia che non hanno mai posseduto nell’effettuare operazione di consultazione e di disposizione sul proprio conto corrente riappropriandosi della privacy di cui tutti hanno diritto. Lo stesso dicasi per i siti di e-commerce, che permetterebbero al non vedente di poter fare autonomamente acquisti online.

A ciò si aggiunga l’apertura di nuovi sbocchi occupazionali creati dall’accesso dei non vedenti alle nuove tecnologie; sarà così possibile scrollarsi di dosso la vecchia figura lavorativa del centralinista cui per troppo tempo il non vedente è stato relegato.

In definitiva la legge Stanca ha, purtroppo, troppe vie di uscita che permettono il suo non rispetto pur restando nella legalità.

Ciò che la legge ha sicuramente raggiunto, invece, per questo ne va riconosciuto il merito, è il far parlare di accessibilità in ogni dove. Numerosi convegni si susseguono sul tema accessibilità, molti siti, pur non appartenenti alla pubblica amministrazione, e quindi non dovuti a rispettare i dettami della legge, stanno realizzando il restyling del sito nel rispetto delle norme internazionali sull’accessibilità, sulle quali anche la legge italiana fa riferimento (non esplicito). Quindi sicuramente la legge, nella sua rapidissima approvazione, ha avuto la importantissima funzione di grande cassa di risonanza su di un problema, fino a quel momento oggetto di discussione solo dagli addetti ai lavori. Invece oggi si parla di accessibilità ovunque.

A tal proposito la commissione OSI continuerà la sua attività di sensibilizzazione dei costruttori di quei siti internet che non saranno dovuti al rispetto della legge Stanca, facendo comprendere loro l’importanza di realizzare un sito accessibile, rendendo le informazioni contenute in esso fruibili da tutti, disabili compresi.

L’attività di monitoraggio dei siti internet iniziò con la costituzione di un gruppo di volontari che si cimentò nell’analisi di siti scelti tra i più svariati, fornendo una relazione sul loro grado di accessibilità; tale relazione fu presentata e discussa durante un seminario organizzato a Palermo dall'U.I.C. nell'Aprile del 2001.

In quella occasione, l'U.I.C. esprimeva l'esigenza di dare al gruppo OSI un organo di prima consultazione, che venne costituito tra i volontari già impegnati in questo progetto, creando l'attuale commissione OSI, coordinata dal dott Salvatore Romano e rappresentata da: Francesco Alborghetti, Gaetano Contestabile, Nunziante Esposito, Giuseppe Fornaro e Massimiliano Martines.

La commissione OSI ha la funzione di coordinare l’attività di monitoraggio dei siti internet, tenere i contatti con i webmaster e le istituzioni esterne, perseguendo come obiettivo primario quello di fornire una prima consulenza a quanti intendono effettuare un restyling del proprio sito al fine di renderlo accessibile; fornendo successivamente, qualora ne facciano richiesta, tutte le notizie tecniche che consentono la rimozione di ciò che ostacola l'accessibilità.

Tale monitoraggio di accessibilità di un sito internet, si articola in una attività coordinata, avente come obiettivo quello di navigare un sito internet, da parte sia di non vedenti, facenti uso di screen reader e di ipovedenti, utilizzatori di programmi di ingrandimento. Le due attività si svolgono parallelamente.

I non vedenti dovranno, visitando un sito, cogliere tutti i punti di inaccessibilità, quali possono essere link non etichettati, immagini non commentate, presenza di frame nella pagina, campi di editazione non etichettati e così via.

Per gli ipovedenti le problematiche legate alla navigazione di un sito possono essere molteplici e con aspetti diversi, ciò a causa della loro continua ricerca per sfruttare in modo ottimale il residuo visivo che posseggono. Tutto questo complica il rendere accessibile un sito ad un ipovedente: ciò non toglie però che molto si può fare utilizzando caratteri più leggibili, sfondi più contrastati rispetto al testo, spazi meno sacrificati per il posizionamento dei link e degli oggetti, l’adozione di tag alt esplicativi sulle foto o oggetti attivi, la possibilità di attivare le funzioni di accesso facilitato dei browser, il posizionamento più ravvicinato dei tag nei form di compilazione per agevolare l’orientamento di coloro i quali utilizzano un software di ingrandimento, la disposizione più razionale degli elementi nella pagina, per un più rapido ed agevole raggiungimento delle informazioni.

Negli ultimi anni le pagine web, sono state arricchite con elementi diversi dalle semplici informazioni testuali; infatti quando si accede ad un portale, ci si imbatte in immagini dinamiche, scritte in movimento, veloci cambiamenti di colori. Il tutto va a discapito della visione dell’ipovedente.

Purtroppo tale problematica mostra numerose sfaccettature di difficile risoluzione, infatti l’individuo che si trova ad affrontare tale situazione è sottoposto ad una continua ricerca per trovare la condizione ottimale, in modo tale da sfruttare a pieno il residuo visivo. Questo concetto si applica sia alla visione ambientale, sia a quella ravvicinata. Non bisogna dimenticare che il processo sopra descritto, si realizza in maniera direttamente proporzionale, in relazione alle condizioni ambientali esterne che la persona si trova ad affrontare in quel determinato momento. Rendere fruibile il web anche ai soggetti ipovedenti significa dover tenere presente moltissime variabili, quali: l’acuità visiva, il campo visivo, la percezione dei colori, e altre patologie collaterali che influiscono negativamente sulla sensibilità visiva.

Bisogna altresì tenere conto di come gli ipovedenti configurano i propri pc, non tutti utilizzano gli strumenti assistivi (magnifier), molti tendono a personalizzare in maniera estrema il proprio desk top ingrandendo le icone o le lettere ed i menù, altri ancora tendono ad utilizzare risoluzioni di schermo molto basse 800x600.

Infine, vi sono coloro i quali utilizzano l’opzione di ingrandimento caratteri dei browser, e magari usano browser diversi che interpretano la pagina web in maniera differente, privilegiando il dimensionamento dei caratteri.

Alla luce di quanto detto il webmaster dovrebbe porre l’attenzione sulla progettazione di un layout semplice intuitivo, dove sia facile raggiungere le varie aree del sito.

L’attività della Commissione non si limita a quanto fin qui descritto, infatti svolge un’attività di assistenza, che grazie all’Unione Italiana Ciechi con la collaborazione della Commissione Osi stessa, ha istituito, grazie all’utilizzo di un numero verde, un servizio di assistenza tecnico-informatica a beneficio degli utenti con disabilità della vista che utilizzano il pc.

È il primo servizio in Italia che da la possibilità di ricevere assistenza telefonica in tempo reale; infatti è possibile chiedere aiuto sull’uso del personal computer e per superare problemi inerenti alla navigazione con strumenti assistivi.

Attualmente svolto il lunedì e il venerdì dalle 16.00 alle 19.00, si avvale del supporto di una lista di comunicazione telematica per continuare il servizio anche nei giorni in cui non è prevista l’assistenza telefonica.

Chiunque volesse usufruire del servizio può chiamare nei giorni stabiliti al numero 800682682 e, volendo, può iscriversi alla lista inviando con servizio di posta elettronica un messaggio vuoto al seguente indirizzo: Uic-helpexpress-subscribe@yahoogroups.com

La lista permette un contatto costante con gli operatori del servizio di assistenza, rende possibile lo scambio di informazioni tra utenti e da la possibilità di inviare comunicazioni al moderatore che ne cura la gestione organizzativa. Importantissima è la partecipazione della commissione OSI al progetto firma digitale per il controllo di accessibilità del software del sito per la stipulazione di atti giuridici in piena autonomia.

In data 27/04/2004 nella sede centrale dell'Unione Italiana Ciechi di via Borgognona, 38 Roma, sotto la guida dell'Avvocato Giorgio Rognetta, è iniziato, per conto dell'I.RI.FO.R, il progetto per la verifica di accessibilità della firma elettronica con i sistemi informatici utilizzati dai disabili visivi.

Per l'esecuzione dei test, fanno parte del progetto, come esperti di accessibilità e di informatica,i seguenti disabili visivi:

Il Dott. Romano Direttore del CNT Unione Italiana Ciechi, il Prof. Graziani del CNR, la Dr.ssa Leporini del CNR, il Sig. Massimiliano Martines della Commissione OSI dell'UIC, il Sig. Nunziante Esposito della Commissione OSI dell'UIC. Il progetto prevede complessivamente l'analisi dei dispositivi di firma digitale ed i relativi software, nonché la verifica di accessibilità dei siti Web dei maggiori fornitori nazionali di questo strumento giuridico.

È stato già eseguito il test completo del dispositivo di firma di Infocamere, il maggiore fornitore Italiano per il momento di questo strumento. L'avvocato Rognetta, coordinatore del progetto, ha fornito ai responsabili di Infocamere tutto il materiale prodotto dal Gruppo, avendo piena disponibilità ad accogliere le indicazioni che sono emerse, al fine di rendere questo strumento pienamente accessibile ai disabili visivi. Infatti, in data 10 febbraio 2005, nella sede di Infocamere, il gruppo ha avuto un incontro con i responsabili dei vari settori di Infocamere ai quali il Sig. Massimiliano Martines ed il Sig. Nunziante Esposito, rispettivamente ipovedente e non vedente, hanno indicato praticamente i problemi presenti sui template per il nuovo sito che Infocamere sta predisponendo nel rispetto della legge Stanca.

Il Direttore di Infocamere per il settore della firma digitale, Dott. Esposito, ci ha informato dell’impegno dei tecnici impegnati nella risoluzione, prossima, dei pochi problemi riscontrati sul software.

Da questo incontro è parsa chiara la piena disponibilità a fornire il servizio completamente accessibile, per cui è stata data, da parte nostra, la piena collaborazione a fornire, come Commissione OSI, tutto il supporto ai tecnici per metterli in condizione di risolvere tutti i problemi che emergeranno per il nuovo sito. Prossimamente metteranno on-line il nuovo sito in modo nascosto, eliminando i problemi già recepiti, dando a noi la possibilità di controllarlo accuratamente e, se dovessero emergere problemi, forniremo il supporto appropriato per eliminarli.

Nel pomeriggio dello stesso giorno il gruppo per il progetto della firma digitale si è riunito sotto la guida dell'avvocato Giorgio Rognetta ed è stato iniziato il test per il dispositivo di firma digitale offerto dalle Poste Italiane. Il gruppo ha potuto provare, previa registrazione sul sito, la firma ed il controllo di firma in piena autonomia, rilevando tutti i problemi che in tempo reale emergevano per gli ipovedenti e per i non vedenti.

Il gruppo ha, inoltre, eseguito il test di accessibilità del sito di Poste Italiane, compresa la procedura di registrazione all’uso della firma digitale. I dati emersi dai test eseguiti saranno sottoposti ai responsabili di Poste Italiane dall’Avv. Rognetta e confidiamo in una risposta positiva per la risoluzione dei problemi come è già avvenuto con i responsabili di Infocamere.

Complessivamente possiamo affermare che i problemi emersi sono tutti risolvibili, per cui, se saranno eliminati dai rispettivi gestori, è possibile l'utilizzo della firma digitale per i disabili visivi.

In conclusione il lavoro da realizzare è ancora lungo e molto duro. L’opera, non consiste solo nel monitorare i siti sottolineandone le anomalie, ma bisogna far cambiare la mentalità a chi li progetta. La maggior parte di costoro, sono convinti che, un sito complicato e di difficile accesso sia esteticamente accattivante, mentre un sito accessibile debba necessariamente essere poco attraente; il discorso non è proprio in questi termini, infatti si può realizzare un sito gradevole, snello e facile da navigare, rispettando la logica dell’accessibilità.

La Commissione OSI
dell'unione Italiana Ciechi

commissioneosi@uiciechi.it http://www.uiciechi.it/osi