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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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La Commissione OSI e l'accessibilità del web: una dura battaglia

Convegno L'Occhio della mente 2003: INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DISABILITA' VISIVA

2 dicembre 2003

Sala del Minor Consiglio, Palazzo Ducale, Genova

La commissione OSI, costituita agli inizi dell’anno 2002, rappresenta un organo consultivo dell’Unione Italiana Ciechi; essa è stata fortemente voluta dal Presidente dell’Unione Ciechi, Tommaso Daniele, che ha sentito l’esigenza di affrontare il problema dell’accessibilità dei non vedenti alle nuove tecnologie, una delle quali è internet.

I non vedenti, grazie agli ausili messi loro a disposizione, hanno la possibilità di usare il computer e quindi di poter accedere alle informazioni presenti sulla rete. Questa possibilità ha una rilevante importanza perché permette una maggiore integrazione sociale e un accrescimento di autonomia per i disabili visivi.

Ma non è tutto poi così facile! Purtroppo ancora troppe barriere occorre superare per la piena accessibilità. Molto si sta facendo e si continuerà a fare in tal senso; infatti è stata appena approvata alla Camera dei deputati la legge sull’accessibilità passata ora al Senato della Repubblica. Se la proposta di legge verrà approvata essa colpirà la Pubblica Amministrazione e coloro che offrono pubblici servizi, che dovranno adeguare e quindi rendere i propri siti internet accessibili.

Purtroppo ancora non basta! Ci sono tantissimi siti privati che offrono servizi al cittadino, che restano fuori dal campo di applicazione di tale legge. Ciò vale per i siti di istituti di credito che offrono il servizio di home banking e per siti di e-commerce.

L’accessibilità di tali siti consente ai disabili visivi di conquistare finalmente quell’autonomia che non hanno mai posseduto nell’effettuare operazione di consultazione e di disposizione sul proprio conto corrente riappropriandosi della privacy di cui tutti hanno diritto. Lo stesso dicasi per i siti di e-commerce, che permetterebbero al non vedente di poter fare autonomamente acquisti online.

A ciò si aggiunga l’apertura di nuovi sbocchi occupazionali creati dall’accesso dei non vedenti alle nuove tecnologie; sarà così possibile scrollarsi di dosso la vecchia figura lavorativa del centralinista cui per troppo tempo il non vedente è stato relegato.

Ecco dunque spiegato quanto recita il titolo dell’intervento: la dura battaglia che vede come protagonista la commissione OSI: Essa ha come primario obiettivo quello di sensibilizzare i costruttori di siti internet, facendo comprendere loro l’importanza di realizzare un sito accessibile, rendendo le informazioni contenute in esso fruibili da tutti, disabili compresi. Ulteriore obiettivo è quello di analizzare i siti internet che offrono pubblici servizi nonché i siti privati che comunque offrono alla clientela servizi di fondamentale importanza, consentendo ai disabili di trarre una maggiore utilità, vista la loro impossibilità a recarsi nei luoghi dove i servizi vengono erogati.

L’attività di monitoraggio dei siti internet iniziò con la costituzione di un gruppo di volontari che si cimentò nell’analisi di siti scelti tra i più svariati, fornendo una relazione sul loro grado di accessibilità; tale relazione fu presentata e discussa durante un seminario organizzato a Palermo dall'U.I.C. nell'Aprile del 2001.

In quella occasione, l'U.I.C. esprimeva l'esigenza di dare al gruppo OSI un organo di prima consultazione, che venne costituito tra i volontari già impegnati in questo progetto, creando l'attuale commissione OSI, coordinata dal dott Salvatore Romano e rappresentata da: Francesco Alborghetti, Gaetano Contestabile, Nunziante Esposito, Giuseppe Fornaro e Massimiliano Martines.

La commissione OSI ha la funzione di coordinare l’attività di monitoraggio dei siti internet, tenere i contatti con i webmaster e le istituzioni esterne, perseguendo come obiettivo primario quello di fornire una prima consulenza a quanti intendono effettuare un restiling del proprio sito al fine di renderlo accessibile.

Il lavoro di monitoraggio fornisce ai webmaster dei siti testati, tutte le notizie tecniche che consentono la rimozione di ciò che ostacola l'accessibilità, nel rispetto delle specifiche delle linee guida WAI, recepite anche dall'Unione Europea e dalle circolare Bassanini del 19/3/2001 e la circolare Aipa del 6/9/2001.

Il monitoraggio consiste in un’attività coordinata, avente come obiettivo quello di navigare un sito internet, da parte sia di non vedenti, facenti uso di screen reader e di ipovedenti, utilizzatori di programmi di ingrandimento. Le due attività si svolgono parallelamente.

I non vedenti dovranno, visitando un sito, cogliere tutti i punti di inaccessibilità, quali possono essere link non etichettati, immagini non commentate, presenza di frame nella pagina, campi di editazione non etichettati e così via.

Per gli ipovedenti le problematiche legate alla navigazione di un sito possono essere molteplici e con aspetti diversi, ciò a causa della loro continua ricerca per sfruttare in modo ottimale il residuo visivo che posseggono. Tutto questo complica il rendere accessibile un sito ad un ipovedente: ciò non toglie però che molto si può fare utilizzando caratteri più leggibili, sfondi più contrastati rispetto al testo, spazi meno sacrificati per il posizionamento dei link e degli oggetti, l’adozione di tag alt esplicativi sulle foto o oggetti attivi, la possibilità di attivare le funzioni di accesso facilitato dei browser, il posizionamento più ravvicinato dei tag nei form di compilazione per agevolare l’orientamento di coloro i quali utilizzano un software di ingrandimento, la disposizione più razionale degli elementi nella pagina, per un più rapido ed agevole raggiungimento delle informazioni.

Negli ultimi anni le pagine web, sono state arricchite con elementi diversi dalle semplici informazioni testuali; infatti quando si accede ad un portale, ci si imbatte in immagini dinamiche, scritte in movimento, veloci cambiamenti di colori. Il tutto va a discapito della visione dell’ipovedente.

Riferendosi all’accessibilità dei siti bancari di cui si è già accennato, occorre sottolineare come la commissione, per raggiungere tale traguardo ha appena concluso due intense collaborazioni con la Banca Popolare di Sondrio e con la Banca Popolare di Milano. Tali collaborazioni hanno fornito una costante assistenza ai rispettivi webmaster, analizzando continuamente il sito, man mano che venivano apportate modifiche sostanziali .

Si ritiene importante segnalare l'esistenza e la disponibilità di questo gruppo, al fine di sensibilizzare ed indirizzare positivamente quanti si adoperano all'allestimento dei siti web, poiché tante volte, pur volendo adeguare i siti per renderli accessibili, in realtà i webmaster non sanno a chi rivolgersi per ottenere riscontri o segnalazioni.

Non si manca a questo punto, di cogliere l'occasione per ringraziare a nome della commissione OSI, tutti i webmaster che contattando la commissione richiedono monitoraggi ai siti da loro realizzati per segnalazioni di barriere riscontrate lungo il percorso di navigazione.

In conclusione il lavoro da realizzare è ancora lungo e molto duro. L’opera, non consiste solo nel monitorare i siti sottolineandone le anomalie, ma bisogna far cambiare la mentalità a chi li progetta. La maggior parte di costoro, sono convinti che, un sito complicato e di difficile accesso sia esteticamente accattivante, mentre un sito accessibile debba necessariamente essere poco attraente; il discorso non è proprio in questi termini, infatti si può realizzare un sito gradevole, snello e facile da navigare, rispettando la logica dell’accessibilità.

Gaetano Contestabile
per la Commissione Osservatorio Siti Internet
dell’Unione Italiana Ciechi

commissioneosi@uiciechi.it http://www.uiciechi.it/osi